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Minervino Murge, atto intimidatorio alla sede Lav: bruciato il portone d’ingresso

 
Aldo Losito

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Aldo Losito

Minervino Murge, atto intimidatorio alla sede Lav. Bruciato il portone d’ingresso

È accaduto nei giorni scorsi: la Libera associazione di volontariato in passato aveva denunciato azioni illegali in città

Domenica 16 Agosto 2020, 10:47

MINERVINO - Può essere catalogato come un vero e proprio atto intimidatorio, quello subìto dalla Libera Associazione Volontariato (Lav) di Minervino Murge. Nella notte tra il 10 e l'11 agosto scorso, ignoti hanno cosparso con benzina e olio, il portone d'ingresso dell'associazione, in piazza De Deo nel cuore del centro storico del comune murgiano. Il pronto intervento dei carabinieri ha permesso di spegnere l'incendio in poco tempo, riducendo a poche centinaia di euro il danno per la piccola realtà di volontariato.

«Non è tanto il danno economico quanto il significato di questo increscioso gesto che abbiamo dovuto subire – spiega il presidente della Lav, Vincenzo Santomauro -. Se ci hanno voluto intimorire, non ci sono riusciti. Anzi, siamo più carichi di prima e desiderosi di organizzare altre azioni di solidarietà così come stiamo facendo da due anni e mezzo, ovvero da quando l'associazione è stata costituita».

La Lav vanta 34 soci, tutti minervinesi, di ogni età e uniti dallo stesso spirito di solidarietà. «La nostra realtà è composta in gran parte da ex componenti delle forze dell'ordine – spiega Santomauro – e nel recente passato abbiamo denunciato qualche situazione di illegalità che probabilmente può aver dato fastidio a qualcuno. Continueremo con le nostre iniziative che vanno dalle lezioni di legalità nelle scuole, all'assistenza alle persone anziane; dalla consegna della spesa alle famiglie meno abbienti, alla raccolta di libri. Stiamo crescendo col tempo e dopo il fattaccio, ci rincuorano gli attestati di solidarietà ricevuti dalle altre realtà associative della città, dal mondo della Chiesa e dall'amministrazione comunale. Spero solo che questi atti intimidatori non si ripetano in futuro».

Resta il forte legame con la terra d’origine. «Molti minervinesi emigrano al Nord e lì ci restano - conclude Santomauro -. Io amo la mia terra e nonostante sia residente in Lombardia, sono tornato a vivere in Puglia, con il grande desiderio di renderla ancora più bella e vivibile».

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