La Murgia di notte ti abbraccia. Un contatto fisico che rimane per sempre con te. Come la scia luminosa delle stelle cadenti.
Questo e tanto altro hanno interiorizzato e archiviato nella memoria dei ricordi indelebili i quaranta e passa camminatori che l’altra notte hanno partecipato all’evento «All’alba con Federico II» organizzato da Alta Murgia Trek&Tour in collaborazione con la tenuta Tannoja.
Anche chi scrive ha scarpinato durante un trekking notturno che ha permesso di osservare la bellezza delle Murge con la lente di ingrandimento del buio in un contesto naturalistico magnifico.
Sin dai primi momenti, avvenuto nella raffinata tenuta Tannoja, a tutti è stato più che chiaro che si sarebbe trattato di qualcosa meraviglioso. Di unico.
Intorno alle 2.45, dopo le istruzioni di rito, zaini in spalla e torce accese è iniziato il cammino.
Il profumo della natura e la luce della luna hanno immediatamente ha offerto le coordinate di una esperienza unica. A camminare sono arrivati anche dal Lussemburgo. Giuseppe Cantatore, con bordone e campanellino appeso alla zaino, a fare da Cicerone naturale.
Laurea in economia e commercio nell’armadio ora lavora come libero professionista svolgendo l'attività di guida ambientale escursionistica e fotografo naturalista. È anche guida ufficiale del Parco nazionale dell'alta Murgia.
Durante il cammino, con cadenza regolare, ha illustrato le piante e la morfologia del terreno lasciando tutti a bocca aperta per la mole di notizie offerte.
Del resto la Murgia la ha girata tutta sia a piedi che mi bici ed a cavallo permettendogli di collaborare con il Parco nazionale dell'Alta Murgia sin dalla sua costituzione. Nel suo narrare tutti hanno apprezzato le conoscenze di archeologia, speleologia e ornitologia.
«La Murgia di notte in estate si anima perché le mattine sono eccessivamente calde. Gli animali come volpi, lepri e ricci tornano a percorrere i sentieri ed è facile avvistarli specialmente se c'è luna piena. L'inquinamento luminoso è minimo e molti visitatori restano incantati a vedere un cielo trapunto da milioni di stelle», ha raccontato Giuseppe durante il cammino. Intanto, dopo circa due ore, arriviamo a Castel del Monte. Qui, mentre qualcuno ha anche sognato lo Stupor Mundi, Giuseppe ha raccontato tanti i segreti di un Castello che ti attrae fisicamente anche al buio.
Una energia che ti entra nel corpo accarezzando la pelle.
Intanto l’alba è arrivata. Sulle pareti del Castello la luce è di quelle che ti fa rimbalzare la storia e la natura sulla fronte. Ora si torna indietro. C’ è chi mangia le more per strada. Tre cani ci scortano. Sui tavoli della tenuta Tannoja una colazione incantevole. Marmellate. Torte. Uova fresche. Spremute. Tutto con il valore aggiunto di una cucina tradizionale e speciale. Tutti entusiasticamente commentano la nottata con gioia. E tutti giurano di voler ripetere l’esperienza.
«La Murgia ha sempre un grande fascino. Abbiamo vissuto una grande emozione ammirando il capolavoro di Federico II», ha dichiarato Giovanni Tannoja. Insomma una notte magica.