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26 Luglio 2019
L’agriturismo si conferma anche nella Bat la formula di soggiorno più gradita, in Puglia. Cresce infatti non solo il numero di strutture operative su tutto il territorio regionale e provinciale, ma cresce soprattutto la domanda di formazione specifica per coloro che intendono avviare un’attività agrituristica.
«Per il visitatore, l’agriturismo rappresenta un modello di vacanza più esperienziale - spiega Giovanni Scianatico, presidente di Agriturist Puglia - che permette di vivere i giorni di relax a contatto con la natura, con il paesaggio, gustando i prodotti tipici del territorio. E la Puglia sembra fatta a posta per questo tipo di esperienza».
Già perché, con la sua varietà paesaggistica, culturale, enogastronomica, da nord a sud la Puglia permette al visitatore di cambiare continuamente prospettiva. E la Bat?
«Questa piccola provincia si fa onore - racconta Scianatico - Dei circa 750 agriturismi operativi in tutta la regione, qui ne contiamo una ventina, ma la maggior parte sono di altissimo livello. Ed è esattamente questo che la clientela oggi chiede».
Per garantire un servizio sempre più all’altezza delle esigenze del cliente, Agriturist ha organizzato in collaborazione con Confagricoltura Bari-Bat e con l’Irsea un corso di formazione per operatore agrituristico. «La domanda di formazione in questo settore sta crescendo - spiega il presidente di Agriturist - Gli agriturismi finanziati con la precedente programmazione del Piano di sviluppo rurale (Psr 2007-2014, ndr) devono mettersi in regola con la formazione. Ma il corso è diretto a tutti coloro che abbiano un’idea imprenditoriale che vada in questa direzione».
La necessità di una formazione specifica, infatti, ha certamente a che fare con l’obbligo di iscrizione all’elenco regionale degli operatori agrituristici, ma risponde soprattutto a un’idea nuova di azienda agricola.
«L’imprenditore agricolo deve oggi saper fare scelte dirette verso la multifunzionalità dell’azienda - spiega il presidente di Confagricoltura Puglia, Luca Lazzàro - E il turismo è sicuramente un’opportunità di crescita. Lo sviluppo del turismo nella nostra regione passa anche dalla capacità dei nostri imprenditori agricoli di promuovere un prodotto completo, che offre tradizione, natura, enogastronomia di qualità».
Dei 163 agriturismi operativi nella Bari-Bat, sono venti quelli concentrati nel territorio di Barletta, Andria e Trani. «La stagione è positiva - spiega Giovanni Scianatico - in linea con i risultati delll’anno scorso: per luglio e agosto siamo al tutto prenotato. Anche giugno è andato bene. Maggio invece ha registrato un rallentamento legato alle pessime condizioni meteo».
Cresce soprattutto la componente estera della clientela: la formula dell’agriturismo è la già gradita soprattutto dagli ospiti nordeuropei. Secondo Agriturist sono soprattutto le famiglie con bambini di olandesi, francesi, belgi e in una buona percentuale anche i tedeschi a scegliere la Bat come meta, soprattutto per l’opportunità di conoscere alcuni dei luoghi federiciani più famosi al mondo, come Castel del Monte.
«Anche il livello della clientela tende a crescere - spiega il presidente di Agriturist Puglia - e questo ci spinge ad elevare il livello di qualità offerta. A un cliente sempre più esigente, che chiede un comfort paragonabile a quello alberghiero ormai, rispondiamo con standard sempre più elevati».
Per quanto riguarda i prezzi, la provincia Bat si mantiene su medie che vanno dai 60-70 euro a camera in bassa stagione, fino ai 110-120 euro di alta stagione. La permanenza media è di tre giorni. Checché se ne dica, secondo noi non è un dato negativo a fronte dell’alta rotazione e della piena occupazione dei posti letto - spiega Scianatico - La gente vuole girare e la Puglia permette di fare diverse esperienze, da nord a sud».
«Il corso organizzato da Agriturist - conclude il presidente di Confagricoltura Puglia Luca Lazzàro - permetterà agli aspiranti operatori di conoscere tutti i segreti di una professione, quella dell’ospitalità, che può rappresentare un’importante opportunità di sviluppo per le aziende agricole del nostro territorio».
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