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Bat, stop al fumo in spiaggia: via libera della Prefettura

 
Luca De Ceglia

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Luca De Ceglia

Bat, stop al fumo in spiaggia: via libera della Prefettura

Accolta l’istanza del Codacons a tutela della salute dei bagnanti

Venerdì 19 Luglio 2019, 10:00

BAT - «Un’estate al mare / stile balneare / voglia di remare, fare il bagno al largo, per vedere da lontano gli ombrelloni-oni…». Balza subito nella mente la canzone «tormentone» della compianta Giuni Russo quando si parla della stagione calda, con le sue mille voglie.
Ma arrivano altri limiti in lidi e spiagge, regole che bandiscono la voglia di fumare. Né Bacco, né tabacco.
Alle ordinanze di divieto che riguardano il consumo di alcolici e la vendita, nei pressi del lungomare, di bevande in bottiglie di vetro, si aggiungerà lo stop alle sigarette. Oltre al fumo nocivo vi è il rischio dei batteri che si annida nei mozziconi di sigaretta gettati ovunque.
In questi giorni il Codacons, l’associazione dei Consumatori, ha chiesto alle Prefetture di invitare i Comuni ad adottare ulteriori misure a tutela della salute e dell’ambiente, ovvero a vietare il fumo sui litorali.
L’istanza è stata accolta dal vice prefetto vicario di Barletta-Andria-Trani, Gaetano Tufariello.
L’iniziativa del Codacons si prefigge di vietare sigarette e prodotti da tabacco in spiaggia e presso gli stabilimenti balneari, sia per tutelare la salute dei bagnanti, sia per difendere l’ambiente, messo a repentaglio dalle cicche abbandonate sulla sabbia e in mare, che impiegano decenni per deteriorarsi.

Ma quella delle spiagge «smoking-free» è una realtà sempre più diffusa in Italia, con numerosi comuni – da Olbia a Pesaro, passando per Ponza e Lampedusa – che hanno già disposto il divieto di fumare sui litorali. Ora sembra si voglia fare sul serio anche da queste parti. Infatti la prefettura di Barletta-Andria-Trani ha inviato una formale comunicazione ai sindaci ed al Commissario straordinario dei Comuni della provincia, allegandovi l’atto del Codacons, in cui si sensibilizzano i Comuni della propria giurisdizione sulla necessità che i medesimi emanino apposite ordinanze volte al divieto di fumo e di abbandono di rifiuti di prodotti da fumo sul suolo e nelle acque.
Ciò «al fine di tutelare la salute dei cittadini e garantire il rispetto dell’ambiente». Dunque controcorrente rispetto ad altri prefetti che hanno rigettato la richiesta del Codacons.

«La prefettura di Barletta-Andria-Trani ha mostrato grande sensibilità verso la salute dei cittadini e la tutela dell’ambiente – afferma il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, a capo di questa campagna – a lui va il nostro plauso, sperando che anche i Comuni della Puglia si adeguino a quanto disposto nel resto d’Italia sul fronte del divieto di fumo in spiaggia». Si procederà?
L’argomento già divide i fumatori incalliti e coloro che difendono il diritto alla salute in tutti i luoghi pubblici, anche laddove, tra un tuffo e l’altro, campeggia il vizio antico del consumo di tabacco.

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