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Nico Aurora
08 Aprile 2019
Un parcheggiatore abusivo all'opera
TRANI - È sempre più critica la situazione dei parcheggi abusivi nei capoluoghi della Bat. A Trani, però, il paradosso è che questo avvenga persino all’ombra del Tribunale.
Infatti, dopo il soggetto che «gestisce», senza titolo, lo sterrato dell’ex cantiere di palazzo Carcano, da alcune settimane è rispuntato un parcheggiatore abusivo, già vecchia conoscenza del luogo, che si adopera in maniera più che plateale per fare sistemare decine e decine di vetture al di fuori delle strisce blu, e quindi in divieto di sosta. Oltre questo, ovviamente, chiede e ottiene una somma «a piacere».
In questo modo gli spazi di manovra e circolazione si sono ridotti davvero al lumicino, mentre nessun provvedimento, allo stato, risulta essere stato adottato dagli organi preposti a fare rispettare le regole.
Le foto documentano un fenomeno consolidato da anni, senza che si ponga un concreto rimedio da parte di chicchessia.
I parcheggiatori abusivi organizzao un servizio extra rispetto al parcheggio a pagamento istituzionale, delimitato da strisce blu.
Infatti, dopo che le vetture hanno riempito tutti gli stalli disponibili, loro fanno affiancare altri veicoli a quelli già parcheggiati e, molto spesso, creano una doppia fila con ulteriori macchine, dai cui proprietari ottengono somme in denaro.
Così, gli spazi di transito si riducono sempre più, il caos aumenta ed i disagi si moltiplicano in misura esponenziale.
Tanto per citarne uno, gli automobilisti che hanno regolarmente pagato il grattino, oppure hanno scalato una somma dal credito del parcheggio tramite applicazioni sugli smartphone, spesso si vedono bloccati da vetture parcheggiate alle loro spalle grazie all’attività degli abusivi. E sono costretti ad attendere e perdere tempo prezioso, trattandosi spesso di professionisti che devono fare la corsa con l’orologio.
Ci sono telecamere della Polizia locale, che inquadrano la zona 24 ore su 24, e ci sarebbero anche gli ausiliari del traffico di Amet, gestore del parcheggio a pagamento. Ma loro non hanno poteri di sanzionamento diretto, né di polizia giudiziaria: possono solo segnalare le anomalie, come quasi sempre fanno, a Polizia locale e/o forze dell’ordine.
E neanche possono essere sempre presenti sul luogo, soprattutto dopo che lo stesso si è riempito di auto al limite della capienza: quando ciò accade, i controlli si spostano, inevitabilmente, nelle altre zone del servizio a pagamento.
A maggior ragione, piazza Re Manfredi diventa zona di esclusiva competenza degli abusivi, e più volte il fenomeno è stato denunciato a vario titolo da automobilisti che non accettano l’imposizione di un pizzo, da soggetti portatori di interessi collettivi, organi di informazione e chi più ne ha, più ne metta. In realtà, la presenza di soggetti che richiedono somme di denaro, senza averne titolo, è una costante sempre più affermata e ricorrente da quelle parti.
Alla luce di questa tendenza consolidata si renderebbe quanto mai inderogabile un nuovo e ben strutturato piano del traffico e dei parcheggi che consentirebbe anche, secondo quanto più volte affermato dalle amministrazioni comunali uscente ed in carica, di prendere in considerazione l’ipotesi di ristrutturare il parcheggio interrato di piazza XX Settembre.
Nel frattempo, però, nulla sembra muoversi all’orizzonte e, per gli abusivi, sono sempre affari e sogni d’oro.
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