I timori che svanisse il sostegno agli olivicoltori colpiti dalla gelata di febbraio-marzo dello scorso anno si sono materializzati. Il danno della mancata raccolta di olive - un danno che riguarda non solo il Nord Barese ma l’intera Puglia - si aggiunge alla beffa di un’attesa vanificata dalla temuta bocciatura del cosiddetto «Decreto semplificazione» che avrebbe superato la mancata dichiarazione dello stato di calamità.
In una nota firmata dal sen. Dario Damiani, insieme al gruppo regionale di Forza Italia, presieduto da Nino Marmo, gli azzurri esprimo lo sdegno per la svolta della vicenda. «Dall’inizio abbiamo chiesto al governo un provvedimento ad hoc per le gelate pugliesi ma non ci hanno voluto ascoltare. Allora, abbiamo portato avanti un pressing serrato affinché fossero approvati i nostri emendamenti alla manovra finanziaria, per estendere a tutti gli agricoltori, compreso quelli sprovvisti di polizza assicurativa, i benefici previsti dalla normativa in caso di calamità naturali. Abbiamo presentato anche un ordine del giorno al DL Fiscale, approvato con il parere favorevole del governo e pensavamo, quindi, che tutti avessero colto l’urgenza di misure di sostegno per gli ingentissimi danni delle gelate. Invece, niente».
Poi aggiungono: «L’ennesima beffa arriva anche per colpa delle liti interne alla maggioranza. Chi ristorerà i nostri agricoltori? Il governo giallo-verde si rende conto che la Puglia è una regione a trazione agricola e che abbandonare gli operatori in un momento di tale difficoltà significa colpire al cuore un settore identitario per l’economia nostrana? Chiediamo che il governo approvi un provvedimento esclusivamente per le gelate. Oggi è un dovere morale per la politica perché che si tratta di un’emergenza per la Puglia, ma è evidente che rappresenti una questione di interesse nazionale».
Gli fa eco il consigliere regionale Francesco Ventola, col gruppo regionale di Direzione Italia: «Le belle promesse si sono sciolte come la grandine che ha rovinato centinaia di aziende agricole, che ha distrutto una stagione olivicola e che ha scatenato la rabbia dei gilet arancioni che più di tutti avevano sperato nelle “promesse”.» «Il decreto semplificazione ha, invece, complicato tutto. Noi non ci aspettavamo un fine diversa, certo lo auspicavamo, abbiamo alzato la voce in piazza sia a Bari sia a Monopoli, sostenendo la battaglia degli agricoltori pugliesi ma sapevamo che il nostro interlocutore era un Governo delle chiacchiere, dei tweet, dei post su Facebook, delle sortite televisive e tutto ciò mal si concilia con la concretezza e la speditezza degli atti che servono oggi alla nostra agricoltura».
«Capiamo l'amarezza di chi guida i Gilet Arancioni - conclude Ventola - ma a Spagnoletti Zeuli chiediamo: cosa é cambiato rispetto alla manifestazione di Bari e la sceneggiata delle dimissioni dell'assessore Di Gioia? E dopo l'incontro a Roma con il ministro Centinaio? E dopo gli annunci dei parlamentari Marti e Sasso? Tutto è come prima - concludono - anzi è peggio di prima».