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Ambiente
13 Gennaio 2019
La qualità dell’aria nella città della Disfida certamente non è qualcosa di ottimale. A tenere la attenzione viva sulla tematica il nostro lettore Daniele Cascella che con costanza e impegno civico offre sempre «spunti» sulla qualità dell’aria. Cascella, senza mezzi termini, alla luce della sua sensibilità a livello ambientale chiede: «Non sono strani questi picchi di NO2, cioè di biossido di azoto, che costantemente vengono rilevati nella centralina Arpa di via Trani considerando che l’ultimo dell' 8 gennaio sebbene non abbia superato i limite di legge che è pari a 200 µg/m³ (milligrammi su metro cubo) in ogni caso si è fermato a 157 µg/m³?». Dal sito dell’Arpa si legge che NO2 (Biossido di azoto) è un gas tossico che si forma nelle combustioni ad alta temperatura. Principali sorgenti: motori a scoppio, gli impianti termici, le centrali termoelettriche.
Dice Cascella: «Le rilevazioni del NO2 in Via Trani mostrano che i picchi sono avvenuti continuamente nel mese di Dicembre: 12 dicembre (209 µg/m³) 13 dicembre (215 µg/m³ ), non rilevato dal 18 al 23 Dicembre, 28 Dicembre (236µg/m³ ), mentre il 30 Dicembre si avvicina al limite di legge (192 µg/m³ ). L'ultimo picco è dell'8 Gennaio con 157 µg/m³». Daniele Cascella, in conclusione, «Ma cosa avviene in via Trani? Sarebbe possibile capire perchè tali picchi non avvengono nella Centralina sita nello Stadio Lello Simeone?». Sarebbe interessante e giusto che il sindaco Cosimo Cannito e l’assessore all’ambiente Ruggiero Passero offrissero delle risposte che possano chiarire la situazione dell’aria di Barletta. Argomento che, in ogni caso, preoccupa non poco i cittadini.
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