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Giuseppe Dimiccoli
19 Novembre 2018
BARLETTA - La vergogna continua. Negati i diritti dei diversamente abili e di chi ha mobilità ridotta. Tutto questo alla stazione ferroviaria di Barletta dove l’ascensore è sempre fermo. La Gazzetta lo scorso 3 Novembre aveva documentato i disagi che ogni giorno si vivono ma da Rfi Rete Ferroviaria Italiana nessun cenno di risposta. Silenzio assoluto. Evidentemente non è un loro problema. I diversamente abili e tutti coloro che hanno, loro malgrado, una mobilità ridotta sappiano che vivranno la beffa di continuare ad «ammirare» un ascensore che non è in funzione. Una circostanza comunicata con un laconico cartello «ascensore non in servizio» senza un cenno di scuse e, sopratutto, senza una indicazione di quando potrà andare in funzione.
Chi siede su una sedia a rotelle e deve prendere un treno che parte da secondo binario deve far ricorso alla assistenza di premurosi addetti. Inconcepibile per quale strana ragione non debba poterlo fare autonomamente.
Allora riproponiamo alcuni quesiti al direttore di produzione territoriale di Bari Giuseppe Marta che solo qualche giorno fa era a Bisceglie per presentare il «nuovo look per la stazione di Bisceglie» precisando nel comunicato che «entro il 2018 Rfi completerà gli interventi di riqualificazione anche nelle stazioni di Molfetta e Trani». Barletta? Non pervenuta.
Ecco le domande: i lavori sono in corso? Sono infiniti? Ma perchè tutto questo? Quando termineranno questi lavori e si potrà evitare che si ripetano queste situazioni?
Sulla questione tuona Romeo Tuosto responsabile «Ufficio politiche sulla disabilità» della Cgil: «È assurdo che vi sia questa discriminazione. Al più presto e senza perdere altro tempo, si renda la stazione di Barletta accessibile in tutto e per tutto a chi ha difficoltà di movimento».
Riccardo Memeo, presidente della commissione «Affari socio-sanitari - sport e tempo libero» del Consiglio comunale chiede spiegazioni «in merito a questa situazione che arreca tutta una serie di gravissimi disagi». «Convocheremo il responsabile tecnico in Commissione per sapere cosa sta accadendo e conoscere quando la stazione di Barletta diventi un luogo totalmente accessibile ai diversamente abili», ha concluso.
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