Il figlio del «Re di maggio» ha incontrato in carcere a Potenza, dove è stato posto in arresto in seguito all'inchiesta condotta dal pm Woodcock, i suoi due legali, che hanno già presentato richiesta di revoca del provvedimento al Tribunale del Riesame
17 Giugno 2006
POTENZA - «Sono innocente, assolutamente innocente, estraneo a tutte queste accuse che mi sono rivolte»: così Vittorio Emanuele di Savoia - secondo quanto si è appreso - si è rivolto questa mattina, in una saletta del carcere di Potenza, ai suoi legali, Donatello Cimadomo e Piervito Bardi, che ha incontrato per circa mezzora.
I due legali di Vittorio Emanuele di Savoia hanno già presentato richiesta di revoca al Tribunale del Riesame. «Abbiamo presentato - dice l'avvocato Piervito Bardi - una richiesta di riesame dell'ordinanza con richiesta di annullamento». I legali devono ancora studiare a fondo le duemila pagine del provvedimento che hanno ricevuto «solo un'ora fa», sottolinea Bardi.
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