Nel fascicolo che è stato aperto viene definito semplicemente «un oggetto», gli investigatori parlano di «un pezzo di stoffa» , chi lo ha trovato, invece, lo ha definito un ratto. O precisamente un topo. Di qualunque cosa si tratti, l’uni - ca certezza è che era congelato e si trovava in una scatola di piselli intestata ad una nota marca di surgelati. La signora di Rapolla quel corpo estraneo lo ha ritrovato insieme ai piselli dopo aver aperto la scatola di surgelati che voleva cucinare. Ed immediatamente ha denunciato l’episodio ai carabinieri.
Con il contenuto della scatola si è recata in caserma e qui ha raccontato quello che le era accaduto. Per lei, si trattava di un topo. L’acquisto presso un supermercato del paese del Vulture, il desiderio di preparare un succulento piatto di pasta e piselli ed alla fine la sorpresa. Lo stupore e la rabbia. Nella confezione di piselli congelati non c’erano solo i legumi ma anche quel corpo estraneo: un topo secondo la signora. Cosa fare ? La signora non ha avuto dubbi. Ha preso la scatola con tutto il contenuto e si è recata presso la caserma dei carabinieri del paese denunciando l’accaduto. L’oggetto, i piselli e la confezione aperta sono finiti sono sequestro.
Ma non solo. Come prevede la procedura sono stati sequestrati altri campioni di quello stesso lotto. Una prima campionatura a cui ne potrebbe seguire sicuramente u n’altra che sarà fatta dai Nas, il reparto dei carabinieri anti - sofisticazioni, che dalla prossima settimana dovrebbero occuparsi del caso. Già perché la vicenda al momento non appare destinata a chiudersi. Innanzitutto perché si dovranno attendere le analisi sull’oggetto in questione. Se la signora parla di topo, infatti, gli investigatori parlano genericamente di un pezzo di stoffa. Esattamente come avvenuto in un episodio simile a Trento.
Saranno le analisi che dovranno stabilire di cosa effettivamente si tratta. A queste analisi, poi, si dovranno aggiungere i controlli anche sugli altri campioni prelevati dallo stesso lott o. Insomma, una vicenda delicata e particolare. Un caso che sino a ieri in Basilicata non si era mai verificato. Negli ultimi anni, infatti, nel territorio lucano c’è stato solo un caso di corpo estraneo ritrovato in un alimento: un chiodo nascosto in un panino.