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Fragole, agrumi e kiwi: a forte rischio le produzioni da export dell’agricoltura in Basilicata

 
Antonella Inciso

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Antonella Inciso

Fragole, agrumi e kiwi: a forte rischio le produzioni da export dell’agricoltura in Basilicata

«Già ora abbiamo subito un grave danno per la carenza d’acqua ed i turni allungati ed abbiamo dovuto abbandonare delle colture per salvarne altre»

Martedì 22 Luglio 2025, 20:43

“Produciamo tutti i giorni dell’anno dalle verdure, alle fragole, alle drupacee, ad agrumi e kiwi. Tutto è a rischio. Già ora abbiamo subito un grave danno per la carenza d’acqua ed i turni allungati ed abbiamo dovuto abbandonare delle colture per salvarne altre. Ora siamo ai limiti per programmare la campagna delle fragole e delle verdure: vogliamo sapere se ci danno l’acqua per irrogare oppure no?”. I trattori non ci sono, “bloccati” dai lavori lungo la Basentana che in alcuni punti prevede il senso unico. Gli agricoltori, invece, sì anche se non in tantissimi e chiedono una sola cosa: certezze come spiega Onofrio Ancona, dell’associazione dei produttori “Ancona”. La sua voce si unisce a quella degli altri agricoltori deI Comitato del Metapontino, durante la seduta del Consiglio Regionale dedicato alla crisi idrica. Nonostante le temperature bollenti, infatti, una delegazione è in sit in davanti e dentro la sede del Parlamentino lucano. ”Abbiamo già subito dei danni perché ci sono stati oltre venti giorni in cui le turnazioni erano lunghe e le ore di acqua a disposizione degli imprenditori erano poche per ristorare le piante. Questo e la prima ondata di caldo forte hanno provocato la cascola dei frutti negli agrumi. In molte aree la poco acqua a disposizione ha dovuto far scegliere agli imprenditori la coltura da portare avanti, abbandonando le altre, Ci sono centinaia di migliaia di euro di danni, di frutta che è rimasta piccola” spiega Giuseppe Acinapura, produttore di agrumi, mentre a chiedere “un futuro” per l’agricoltura è il suo collega Francesco Ligorio. “Abbiamo bisogno di certezze per programmare gli investimenti, portare avanti quelli attuali e programmare quelli futuri” sottolinea Ligorio. Insomma, una situazione difficile che dal Metapontini si allunga anche alla Collina Materana dove la carenza idrica sta mettendo a rischio le colture del Basentello, tanto che il Comune di Irsina ipotizza l’apertura di un tavolo permanente. Intanto, a buttare acqua sul fuoco è il sindaco di Scanzano Ionico, Pasquale Cariello, “La garanzia delle Istituzioni e del Consorzio di Bonifica è che a fine mese aprono alle prenotazioni al 100 per cento” dice il primo cittadino che non nasconde che esista, comunque, un problema acqua.

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