Risposte. Ed anche in tempi brevi. Sono quelle che sollecitano i sindacati sull’indotto Stellantis di San Nicola di Melfi. Una situazione che sembrava vicina a soluzioni definitive ma che, oggi, vive una condizione di forte ritardo, con l’ombra dei licenziamenti che si allunga pesante sui lavoratori. Un esempio su tutti è quello della Fdm, fabbrica della logistica le cui attività sono state internalizzate da Stellantis ad inizio anno.
“Dopo l’internalizzazione avvenuta nel mese di gennaio abbiamo depositato una diffida accertativa con richiesta di tentativo di conciliazione innanzi alla Ispettorato territoriale del lavoro di Potenza, perché riteniamo che i lavoratori Fdm debbano seguire le attività e pertanto essere assorbiti da Stellantis – sottolineano gli esponenti di Uilm e Fismic - Riteniamo che non si può, di fronte a 50 padri di famiglia che ad oggi vivono di ammortizzatori sociali, non dare la priorità alla verifica in oggetto. Il silenzio ormai è assordante su questa vicenda che fa il paio anche con gli impegni presi sia dal ministro Urso sia dal Ministro del lavoro anche in relazione alla cassa integrazione che, pure per i lavoratori Las, prevedeva un impegno concreto con un aiuto del 20 per cento delle ore a carico azienda”.
Di qui, la richiesta di risposte. Di soluzioni che possano servire ad evitare che a fine anno, con la conclusione della cassa integrazione, i lavoratori vengano licenziati. “Ci aspettiamo provvedimenti, in particolare per la Fdm da parte dell’Ispettorato del Lavoro. Se non mettiamo mano agli ammortizzatori sociali fra poco licenziamo le persone. Anche per questo è necessario accelerare bisogna riprendere a lavorare” conclude Marco Lomio, segretario regionale della Uilm. Parole a cui si sommano quelle degli esponenti della Fismic che si appellano “al senso di responsabilità di tutti affinché questi processi di transizione non lascino nessuno per strada ed agli enti preposti affinché diano priorità ad istanze vere nel bene dei lavoratori”. A denunciare le difficoltà delle imprese dell’indotto anche il segretario regionale della Fim Cisl, Gerardo Evangelista: “La situazione nell’indotto era e resta difficile. Per quanto riguarda anche il prosieguo nel garantire il salario con la cassa integrazione già molte aziende sono in difficoltà. In più, ci sono anche imprese che hanno perso commesse ed i lavoratori, in questo momento, sono senza certezze”. Un invito ad accelerare al Governo regionale che arriva anche da Giuseppe Palumbo, segretario regionale Uglm: “Siamo in netto ritardo. Le parole sono tante e sono belle ed i fatti ancora oggi non si vedono siamo in scadenza di ammortizzatori sociali. Bisogna intervenire con urgenza. Alla Regione chiediamo di accelerare i loro percorsi interni perché gli interlocutori servono. Non c’è tempo”.