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Basilicata, prodotti alimentari aumentati del 20%: nell'uovo di Pasqua c'è il caro prezzi

 
Nico Basile

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Nico Basile

Basilicata, prodotti alimentari aumentati del 20%: nell'uovo di Pasqua c'è il caro prezzi

E a Potenza e Matera in vacanza solo una famiglia su 7. Una su 4 pranzerà fuori casa

Venerdì 29 Marzo 2024, 12:50

POTENZA - Tra il calo del potere di acquisto delle famiglie e gli aumenti dei costi sul carrello della spesa, l’incidenza è inevitabile nella scelta su come festeggiare la Pasqua.

È un invito a muoversi oculatamente, senza per questo rinunciare alle modalità tipiche della tradizione, quello che arriva da Federconsumatori Basilicata. “In questi mesi – dichiara il presidente Michele Catalano - sugli scaffali dei supermercati della Provincia di Potenza e Matera predomina un dato, il boom dei prezzi delle tradizionali uova. Secondo l’osservatorio di Federconsumatori Basilicata, il listino dei beni alimentari del pranzo di Pasqua è in aumento tra il 15% e il 20% rispetto allo scorso anno, a causa della crisi del cacao che ha fatto schizzare le quotazioni internazionali della materia prima”. Diversa la situazione che riguarda le colombe, invece, che tengono i “prezzi stazionari rispetto al 2023, mediamente al chilo con cifra compresa tra i 6,5 e gli 8 euro”. Si tratta di rincari che “sarebbero più contenuti rispetto al resto d’Italia – precisa Catalano - dove una nostra analisi fa emergere un segno più del 24% delle uova di cioccolato e del 6% delle colombe” ma Il consiglio è di avere un faro acceso affinché si evitino impennate esagerate e perfino speculazioni.

Nel quadro generale, spiegano dall’osservatorio di Federconsumatori Basilicata, i beni alimentari sono rincarati nei capoluoghi del 4,3% negli ultimi trenta giorni, se paragonato con lo stesso periodo del 2023. Le uova di cioccolato, in qualche negozio, se ne vedono a dozzine, tutte diverse, arrivano nella grande distribuzione a superare anche gli 80 euro al chilo. Molte catene stanno proponendo prezzi ribassati per cercare di stimolare gli acquisti. E sempre più persone cercano proprio le offerte.” Sulle gite fuori porta, la maggior parte dei lucani ha già deciso, altri attendono e sperano nel vantaggio del last minute. “Solo 1 famiglia su 7 partirà, 1 su 4 mangerà fuori casa, in molti casi optando per pic nic o agriturismi, all’insegna della tradizione, della natura e del risparmio, ciascuno con occhio alle proprie tasche, perché c’è molta voglia di spensieratezza all’aria aperta, magari degustando piatti pasquali locali, i cui prezzi appaiono in aumento, e il rischio è quello di assistere ad ulteriori rincari nei prossimi giorni”. La raccomandazione è di non farsi ‘spennare’. “Attenzione agli aumenti – prosegue Catalano - gli sportelli Federconsumatori di Potenza e Matera hanno ricevuto segnalazioni di rialzi dei costi degli alberghi e dei ristoranti in particolare nel weekend di Pasqua. Un pernottamento in camera doppia per 2 persone e colazione compresa, costa mediamente il +30% in più rispetto al weekend precedente. Tengono meglio case vacanze e B&B. Anche i menù dei ristoranti segnano aumenti: un pasto completo per 2 persone costa mediamente tra il 5% e 6% in più. In aggiunta il caro trasporti, mediamente del +4% sui treni, +90% voli e +97% sui pullman, che costringe solo 1 famiglia su 7 a partire a Pasqua”.

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