BASILICATA - La coalizione formata da Pd, M5s, Avs e socialisti, a quanto si apprende da più fonti, ha trovato l'intesa per candidare alla presidenza della Regione Basilicata Piero Marrese, presidente della provincia di Matera. La decisione dovrebbe essere ufficializzata a breve.
«Nel pomeriggio di oggi, le forze politiche del campo democratico, progressista ed ecologista della Basilicata si sono riunite e hanno indicato all’unanimità in Piero Marrese il candidato alla presidenza della Regione per le elezioni del prossimo 21 aprile». Lo annuncia un comunicato congiunto del cosiddetto campo largo (Pd, M5s, Si, Ev, Psi, +Europa) precisando che «la proposta, che resta aperta ad altre forze civiche dello stesso campo che vorranno aderire, ha l'obiettivo di offrire ai cittadini della Basilicata un’alternativa di governo migliore rispetto a quella fallimentare degli ultimi cinque anni dell’amministrazione Bardi».
Nella nota congiunta firmata da Giovanni Lettieri (Pd), Arnaldo Lo Muti (M5s), Gianni Rondinone (Sinistra italiana), Francesco Alemanni (Europa verde), Livio Valvano (Psi) e Massimiliano Taratufolo (Più Europa), si spiega che la proposta è per «un’alternativa di governo migliore" rispetto all’amministrazione uscente guidata da Vito Bardi «a partire dalla difesa e dal rilancio della sanità pubblica, distrutta dalla destra, dalla promozione dello sviluppo di qualità e del lavoro, per offrire ai giovani di questa terra di rimanere e tornare, della tutela dell’ambiente e del paesaggio, svenduto dalla destra».
«La proposta di un amministratore capace e credibile come Piero Marrese, sindaco e Presidente della provincia di Matera, rappresentante l’alternativa di buon governo che serve alla Lucania - concludono -: concretezza, presenza sul territorio, rinnovamento».
Intanto Matteo Renzi ha deciso di appoggiare Vito Bardi, candidato di centrodestra. «Noi non sosterremo Marrese. Noi stiamo a discutere delle elezioni regionali quando il mondo va a fuoco. Da politico sono più preoccupato della guerra che della Basilicata, comunque noi lì lo sosterremo Bardi che venne fatto fuori dalla guardia di finanza con un’operazione farlocca e mi assumo la responsabilità di quello che dico. Lui ha governato bene, io nelle elezioni regionali vorrei che scegliessimo sulla base del candidato migliore. Il Pd non è più quello di prima, prima faceva le primarie ora sceglie un primario (Lacerenza ndr..), sono al quinto candidato. La nuova leadership dem non fa le primarie e non punta ai voti ma ai veti, io dico: 'auguri, va bene così, secondo me vince Bardi». Lo dice il leader di Iv, Matteo Renzi, a in Mezz'ora su Rai3 parlando delle regionali in Basilicata.
«Il tentativo di allargare la sinistra, alla fine ha ristretto il campo. Il Pd soffre il M5S e viceversa: è un’alleanza che non fa bene a nessuno e in cui entrambi rischiano di perdere identità e voti. Credo che l'esperimento possa a ragione ritenersi fallito. Quanto al centrodestra, andiamo avanti spediti, con Forza Italia che si conferma un partito attrattivo e molto, molto competitivo». Così a Sky Tg24 il vice ministro alla Giustizia e senatore di Forza Italia Francesco Paolo Sisto.