Presidente Bardi, cambiando i criteri di ripartizione dei migranti, il Viminale, di fatto, penalizza le regioni con molto territorio ma pochi abitanti, come Sardegna e Basilicata. Lei si è mostrato contrario. Ci spieghi i motivi.
«In realtà ho detto che noi faremo la nostra parte, come sempre. L’immigrazione - illegale e non - è un tema epocale, con la demografia africana e asiatica che sta esplodendo, le questioni climatiche e le problematiche geopolitiche. La guerra in Ucraina crea problemi per l’approvvigionamento del grano in Africa, i problemi in Niger si ripercuotono sul Nord Africa e quindi sull’Italia, in particolare il Sud. Sono questioni enormi sulle quali deve intervenire l’Unione europea, come ha detto il vicepremier Antonio Tajani. Da soli facciamo fatica. Di sicuro la Basilicata non può accogliere migliaia di immigrati. I nostri comuni sono piccoli e anche poche centinaia di migranti creerebbero allarme sociale. Ospitare 1.000 migranti in un piccolo comune della Basilicata non è la stessa cosa che ospitare 1.000 immigranti in un’area metropolitana»...
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