POTENZA - Meteo impazzito, bombe d’acqua, esondazioni e alluvioni: una triste realtà con cui tutto il territorio italiano è costretto a fare i conti. Anche in Basilicata, nel Metapontino, si contano i danni della recente ondata di maltempo. Ma è tempo di fare qualcosa di più. Soprattutto per prevenire le conseguenze di piogge e piene sempre più capricciose. E per farlo bisogna studiare i nostri fiumi. Capire come sta cambiando il carattere dei corsi d’acqua che scorrono nel cuore della Basilicata.
Per farlo la Protezione civile regionale ha pubblicato un bando finalizzato «a verificare sul mercato la platea di operatori economici in grado di fornire servizi di “misura di portata e scale di deflusso da eseguirsi su fiumi della regione Basilicata». Per l’operazione è stata stanziata la somma di 112.800 euro. I termini per la presentazione delle manifestazioni di interesse scadono il 5 giugno prossimo. L’obiettivo, come è scritto nel bando «rientra nell’ambito dell’attività conoscitiva del ciclo idrologico e dei suoi estremi, volta a conoscere lo stato quantitativo della risorsa idrica ai fini del miglioramento della qualità ambientale dei corpi idrici, della previsione e valutazione degli estremi del ciclo idrologico, della mitigazione del rischio da siccità e alluvioni, della gestione adattiva delle risorse». In pratica, gli studi che dovranno essere condotte sui fiumi della Basilicata serviranno a elaborare e aggiornare le scale di deflusso, ovvero il modo in cui l’acqua defluisce nel tempo, verificare e validare i modelli per la previsione delle portate di piena. Inoltre il progetto è finalizzato a verificare e validare i modelli di stima del bilancio idrologico e alla pubblicazione degli annali idrologici relativi alle portate di piena e di deflusso.
Come è sotto gli occhi di tutti, infatti, il cambiamento della distribuzione delle piogge nell’arco delle stagioni, con periodi di prolungata siccità alternati a piogge abbondanti e battenti, sta facendo cambiare anche la fisionomia dei nostri fiumi che diventano sempre più a carattere torrentizio, ovvero soggetti a lunghi periodi di secca e a piene repentine. Studiare e misurare questo fenomeno è importante per prevedere con maggiore previsione il comportamento dei corsi d’acqua e prevenire i danni da esondazione.
Il progetto per l’aggiornamento delle scale di deflusso e dei modelli per stimare le portate di piena, secondo quanto disposto dalla Regione Basilicata nel bando, prevede un numero minimo di 180 misurazioni di portata, effettuate nelle differenti condizioni dei corsi d’acqua: magra (periodi di siccità), morbida (periodi umidi in cui l’acqua scorre abbondante) e piena (quantità di acqua eccezionali). Le misurazioni dovranno essere effettuate a guado, da ponte, da teleferica temporanea, da teleferica fissa e con utilizzo di natante.