POTENZA - Imu, Tari, addizionale Irpef. E poi imposta di soggiorno e diritti sulle affissioni pubblicitarie. Ma quanto incassano i Comuni italiani dai pagamenti di tasse e imposte? Ce lo dice Openpolis, fondazione indipendente e senza scopo di lucro che promuove progetti per l'accesso alle informazioni pubbliche, che ha stilato la classifica in base alle entrate pro capite del 2021.
Per quanto ci riguarda più da vicino, la città di Potenza non è ai primi posti tra i comuni “Paperoni” della Basilicata. Anzi. Si colloca nel mezzo della classifica, al 48esimo posto, con entrate pro capite di 331,45 euro (per un totale complessivo di 21.494.759,31 euro). Un dato piuttosto al di sotto della media italiana che, come specifica Openpolis nella sua elaborazione, nel 2021 è stato di 496,54 euro pro capite da imposte e tasse. Considerando le medie regionali, le amministrazioni con le entrate maggiori sono quelle della Valle d’Aosta (1.138,79 pro capite), della Liguria (882,18) e della Toscana (688,43), tre territori del centro-nord. Al contrario, i comuni che mediamente incassano di meno appartengono a tre aree del sud: terz’ultima la Basilicata (333,64 euro pro capite), che riesce a stare davanti soltanto alla Calabria (327,52) e alla Sardegna (324,49). Dall’altro lato, sono numerosi gli enti in cui gli incassi superano i mille euro pro capite: ben 420 comuni italiani, soprattutto località turistiche in cui vari fattori possono incidere sugli introiti comunali, come la presenza di seconde case oppure le tasse di soggiorno. Anche in Basilicata, pur rimanendo lontanissimi dal record assoluto di Courmayeur (quasi 5mila euro pro capite) non mancano, comunque comuni che si collocano decisamente al di sopra della media nazionale. I primi quattro in classifica “sfondano” il muro dei 700 euro pro capite. Sono, nell’ordine, San Costantino Albanese (854,02), Gorgoglione (838,12), Maratea (773,64), e Montemilone (743,84). Nella top ten anche Matera (nono posto con entrate per 273,45 euro pro capite). Agli ultimi posti della graduatoria di Openpolis troviamo tre comuni della Val d’Agri: Paterno (terz’ultimo con 135,53 euro), San Martino d’Agri (penultimo con 125,03), e Viggiano (ultimo con 123,83 euro).
Come sempre, Openpolis avverte che: «I dati mostrano le entrate per cassa relative a imposte, tasse e proventi assimilati. Entrate maggiori o minori non implicano necessariamente una gestione positiva o negativa della materia. Da notare che spesso i comuni non inseriscono le entrate relative a un determinato ambito nella voce dedicata, a discapito di un’analisi completa».