di MASSIMO BRANCATI In Basilicata il 30% del territorio è costituito da parchi e oasi: tre volte superiore alla media nazionale. L'appello: il Comune non ha i fondi necessari per garantire una costante manutenzione del verde. «I privati curino le proprie aiuole» • I 4 polmoni verdi di Potenza tra degrado ed incuria
17 Aprile 2009
di MASSIMO BRANCATI
POTENZA - Un’altra «spruzzata» di verde a rione Lucania. Ieri è stato inaugurato il parco di via Racioppi, realizzato nell’ambito del progetto Por «Riqualificazione urbana dei quartieri Lucania - Parco tre Fontane - Francioso». Dopo quello di via Iosa, nello stesso rione, ecco un nuovo parco che va ad incrementare l’offerta di verde pubblico in città. L’area oggetto dell’inter - vento - che si trova a ridosso della tratta ferroviaria Potenza-Rocchetta S. Antonio - si presenta con tutti i canoni di un potenziale luogo di aggregazione: panchine, aiuole, zone destinate ai giochi per i bambini. Spazio anche al gusto estetico: grazie all’ausilio di elementi stilizzati a mò di ciottolo (segnalatore a led in vetro temperato) i progettisti hanno voluto rendere gradevole il passaggio serale. Sempre nell’ottica di migliorare l’immagine del luogo, si è pensato di mascherare i tradizionali cassonetti per i rifiuti in un’ap - posita isola ecologica in cui collocare tre campane e tre contenitori solidi. Completa il quadro generale una fila di alberi. Con la nascita del parco di via Racioppi l’amministrazione comunale spera di scrollarsi di dosso il cliché di «dispensatrice » di cemento. Il sindaco Vito Santarsiero ricorda che la scorsa estate la giunta ha approvato, per un importo di 600 mila euro (fondi Por-Pisu) un progetto che, partendo dall’area verde di Poggio Tre Galli, intende creare un circuito urbano dei parchi mediante interventi di riqualificazione e di nuova dotazione di infrastrutture (piste ciclabili e zone ludiche). L’intervento risponde anche alle linee dettate dal neonato Regolamento urbanistico che ha introdotto proprio un sistema- verde nel quale troveranno spazio il parco urbano del Basento (opera da 1,5 milioni di euro) e quello di Macchia Romana (1 milione di euro). Previsti elementi di connessione tra le aree costituenti il sistema dei parchi urbani, mediante la realizzazione di cosiddetti percorsi «protetti» (green ways e itinerari integrati).
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