Enrica D’Acciò
Ritorno disastroso dalle vacanze americane per una famiglia di Giovinazzo, rimasta bloccata tre giorni in aeroporto a Los Angeles perché il volo della Compagna low cost «Norwegian» diretto a Roma è stato cancellato. Dopo una serie di rinvii, annunci di partenze e nuove cancellazioni, ieri, in tarda serata,
Dario De Ceglia, radiologo all’Oncologico di Bari, è riuscito a tornare a casa, insieme alla moglie Teresa e ai loro due bambini.
La disavventura è cominciata il giorno dell’Epifania, al termine del loro soggiorno in California. Al check-in del volo diretto a Roma, la Compagnia norvegese annuncia la cancellazione del volo, causa neve e ghiaccio a New York: l’aereo su cui avrebbero dovuto viaggiare De Ceglia e altri 300 passeggeri, infatti, sarebbe dovuto arrivare proprio dall’aeroporto newyorchese «John Fitzggerald Kennedy».
Panico fra i viaggiatori che cercano di contattare il servizio clienti della Compagnia e poi finanche il Consolato italiano in America, senza però avere risposte rassicuranti. Qualcuno si organizza come può per passare la notte in aeroporto, qualcuno opta per un motel vicino all’aeroporto per essere pronto alla partenza. Sia gli uni che gli altri rimangano a lungo senza indicazioni precise su quando e come partire. Facile immaginare i disagi economici e organizzativi che ne sono conseguiti.
Nei successivi tre giorni, il volo viene annunciato più volte e puntualmente cancellato, fino alla partenza di ieri, 9 gennaio, dopo più di 72 ore di ritardo.
L’ira dei viaggiatori si scatena sui social.
Vittoria Ricci, sulla pagina Facebook della Compagnia aerea commenta: «Le cattive condizioni meteo a New York erano note da giorni e la Compagnia aerea avrebbe dovuto provvedere con un altro aereo per il volo da Los Angeles a Roma. Le cattive condizioni meteo hanno riguardato New York, non Los Angeles. Le partenze da New York a Roma sono state garantite. È inaccettabile che da Los Angeles a Roma non lo siano state per la mancanza di aerei della Norweigian. Non siamo partiti, dunque, non per le cattive condizioni meteo ma perché non c’erano aerei a disposizione. C’erano dei voli, il 7 gennaio, da Los Angeles a Roma, della Delta Airlines e di Alitalia. La Norwegian avrebbe dovuto imbarcarci a sue spese su uno di questi voli. Il personale della Compagnia, in aeroporto, ci ha detto che saremmo stati risarciti del biglietto se avessimo deciso di comprarne un altro di un’altra Compagnia. Peccato che gli unici voli a disposizione, Delta Airlines e Alitalia, costavano più di 2 mila dollari. Altri voli ci avrebbero fatto viaggiare tutt’intorno al mondo per portarci a Roma non prima di 24 o 36 ore. Visto che la Compagnia non ha comprato biglietti Alitalia perchè avremmo dovuto acquistarli noi? Ci hanno dato un voucher di 20 dollari. Che albergo avremmo mai potuto trovare a Los Angeles con 20 dollari? Un voucher di 20 dollari non è sufficiente nemmeno per un fast food. Arriverò a Roma e mezzanotte e, per quanto mi riguarda, dovrò fare altre tre ore e mezzo di viaggio per tornare a casa. Ma a mezzanotte come pensate possa tornare a casa? Non ci sono treni né bus fino al mattino fino al mattino dopo».
Federica Gallone commenta: «È una vergogna, il vostro servizio clienti è ridicolo e finora non sappiamo se sarete capaci di riportarci a casa».