Un duro colpo per le piazze di spaccio in città quello inferto dai Carabinieri della Compagnia di Molfetta coordinati dalla Procura della Repubblica di Trani. Ben sei le misure cautelari disposte dal gip del Tribunale di Trani Marina Chisso su richiesta della Procura di Trani che vede ben 17 indagati. Tra le accuse detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in particolare nel quartiere di ponente, quello in cui è stata evidenziata una proficua attività illecita.
Fari accesi su una sorta di supermarket della droga, lì dove si acquistava droga anche a domicilio o in un luogo concordato. I pusher consegnavano le dosi a bordo di monopattini o in sella a biciclette elettriche.
Dopo gli interrogatori di garanzia, il magistrato ha disposto per sei molfettesi la detenzione ai domiciliari con obbligo di indossare il braccialetto elettronico. Per altri due, invece, disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
I fatti finiti al centro dell’inchiesta della Procura e documentati dai carabinieri, fanno riferimento ad episodi di spaccio, concentrati tra il 2020 e il 2023. Due indagati sarebbero i referenti dell’attività di cessione di cocaina che avveniva in un locale al pianterreno di vicolo Togliatti. Si trattava, più nel dettaglio, ovvero un’abitazione protetta da una inferriata da cui veniva consegnata la sostanza stupefacente.
Documentate consegne di cocaina, eroina oltre ad hashish e marijuana sempre a bordo di veicoli elettrici da parte di pusher che si «lamentavano» addirittura di «una giornata che non finisce mai» - si legge nel provvedimento del Gip di Trani.
Come accennato, la principale piazza di spaccio era localizzata a ponente di Molfetta, sul prolungamento di via Pia, ma anche nei pressi del quartiere Arbusto dove sono ancora presenti ruderi fatiscenti (da qualche giorno in fase di abbattimento) un tempo destinati a stalle e localizzati tra via Caduti sul mare e Fondo Favale.
Un altro indagato, al momento non raggiunto da nessuna misura cautelare, avrebbe venduto dosi di hashish e di marijuana nel portone dello stabile condominiale della sua abitazione di via dei Salesiani. Ai domiciliari anche una guardia particolare giurata.
Connessi ai fenomeni di spaccio, anche furti in appartamenti (uno di questi in via San Paolo) oltre a due casi di violenza ad altrettanti carabinieri. Un sottufficiale, aggrappato al finestrino dell’auto di uno degli indagati, fu trascinato per 150 metri prima di essere anche minacciato di morte.
















