L’incidente in cui è morto il 17enne Matteo Cappelluti è stato almeno in parte causato dai lavori effettuati in maniera non corretta su corso Alcide De Gasperi a Bari. Alcune buche ripristinate male dopo gli interventi sul manto stradale avrebbero contribuito a provocare la caduta del giovane, avvenuta il 16 novembre 2021 mentre si recava a scuola in sella alla sua moto. È per questo che la pm Luisiana Di Vittorio ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini a Stefano Simeone, direttore tecnico della Simeone Spa, e a Tommaso Pizzi, direttore tecnico della Dmf Costruzioni. Per entrambi l’accusa è di omicidio stradale.
I lavori incriminati erano stati effettuati nell’autunno 2023 da due ditte: la Simeone Spa, incaricata da Acquedotto Pugliese per il risanamento della rete fognaria, e la Dmf Costruzioni srl, impegnata nella sostituzione dei cavi elettrici per conto di E-Distribuzione. In base agli accertamenti, alcune porzioni di carreggiata non sarebbero state ripristinate correttamente.
Le indagini evidenziano un concorso di colpa a carico del giovane Matteo: dagli accertamenti risulta infatti che il suo Fantic Motor procedeva a circa 70 km/h in un tratto con limite a 50.














