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Raggiro da 200mila euro a una anziana di Bari, a giudizio un napoletano

 
isabella maselli

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isabella maselli

Raggiro da 200mila euro a una anziana di Bari, a giudizio un napoletano

Il 19enne avrebbe portato via gioielli dalla cassaforte fingendosi un carabiniere: arrestato, è ai domiciliari

Domenica 27 Aprile 2025, 05:16

BARI - I raggiri agli anziani sono ormai un fenomeno dolorosamente quasi quotidiano. Ma sempre più spesso, avendo attivato anche squadre dedicate di investigatori per stanare i truffatori, le forze dell’ordine riescono a identificarli e arrestarli, il più delle volte campani in trasferta. Per uno di questi è arrivato il momento del giudizio. Si chiama Emanuele Di Maria, 19enne di Napoli, finito in carcere poco più di un mese fa - ora si trova ai domiciliari - per aver rapinato una 90enne strappandole dalle mani gioielli del valore di 200mila euro, dopo aver tentato il classico raggiro del finto carabiniere e del nipote in difficoltà e, alla reazione della anziana signora, averla spintonata e fatta cadere per fuggire con il lauto bottino. Risponde di rapina pluriaggravata.

La vicenda risale al 25 gennaio scorso. Il 19enne, con un complice non identificato, avrebbe derubato l’anziana donna all’interno della sua casa secondo il consueto schema usato da questi gruppi di truffatori. L’ignoto complice, cioè, avrebbe contattato la vittima, 90enne, telefonicamente al numero fisso di casa fingendo di essere il nipote. Avrebbe detto di essere in difficoltà e di avere bisogno di soldi e preziosi per evitare che accadesse qualcosa di brutto alla madre. Senza mai interrompere la conversazione, avrebbe quindi convinto la donna ad aprire la porta di casa, nel quartiere Murat del capoluogo, e lasciare entrare il sedicente carabiniere, poi identificato in Di Maria. Il giovane prima avrebbe visionato e fotografato i gioielli prelevati dalla cassaforte e custoditi in un sacchetto tenuto tra le mani della anziana. Poi, una volta accortosi che la vittima aveva scoperto l’inganno gridando «ma allora voi non siete carabinieri, siete dei ladri», l’avrebbe strattonata e spintonata, strappandole con forza il sacchetto dei gioielli dalle mani e facendola cadere, per poi fuggire col malloppo del valore di circa 200mila euro.

Subito la anziana ha chiesto aiuto, contattando i familiari e poi formalizzando una denuncia in Questura. Le indagini degli investigatori della Squadra mobile hanno consentito in pochi giorni di identificare e rintracciare il finto carabiniere 19enne (rimasto ignoto il complice autore della telefonata). Le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza, la descrizione fornita dalla vittima e il fatto che Di Maria non fosse nuovo a raggiri come quello, avendo nel suo curriculum criminale, nonostante la giovane età, già precedenti penali specifici, hanno portato presto al suo arresto. L’8 marzo il gip del Tribunale di Bari ha disposto il carcere per il 19enne (poi il Riesame gli ha concesso i domiciliari). Nell’interrogatorio di garanzia ha confessato e ora la pm Ileana Ramundo, che ha coordinato le indagini della Polizia, ne ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato. Il processo inizierà il 3 giugno. La vittima, difesa dall’avvocato Daniela Castelluzzo, potrà costituirsi parte civile.

Di vicende come questa ne accadono continuamente. Proprio sulla rotta Campania-Puglia viaggiano - hanno accertato le tante inchieste - le squadre dei professionisti della truffa. Sono gite di un giorno o massimo 48 ore per Bari, con partenze programmate da Napoli, Caivano, Casoria, Pomigliano D’Arco, San Giorgio a Cremano, trasferimenti su auto a noleggio breve e spartizione del bottino al ritorno. I comportamenti di questi impostori sono ricorrenti. Si dividono i compiti, tra telefonisti che agganciano la preda dagli elenchi telefonici online o dalle piattaforme social e attori. Sottomano i telefonisti hanno un blocco d’appunti sul quale annotano tutte le informazioni che raccolgono sulle vittime e i loro parenti, la composizione dei nuclei familiari, i nomi di figli, nipoti e congiunti di vario grado che utilizzano durante le chiamate. I dati sono allarmanti: nel 2024 in Puglia si contano 431 casi denunciati di truffe e raggiri.

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