Sabato 06 Settembre 2025 | 02:36

Corato, urla e bottiglie contro i confratelli: la processione costretta a cambiare il percorso

 
Salvatore Vernice

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Salvatore Vernice

Corato, urla e bottiglie contro i confratelli: la processione costretta a cambiare il percorso

L'episodio è avvenuto durante le cerimonie per il Venerdì Santo, rivelato ora dal priore

Sabato 26 Aprile 2025, 09:15

CORATO - È stato un Venerdì Santo difficile e segnato dalla paura quello vissuto la settimana scorsa dalla Confraternita di San Giuseppe di Corato. La processione dell’Addolorata, uno degli eventi più sentiti della tradizione religiosa della città, ha subito un cambiamento dell’ultimo minuto a causa di un’aggressione avvenuta la notte prima del suo svolgimento. Un episodio che, dopo una settimana di riflessione, è stato raccontato dal priore della confraternita, Benedetto Calvi.

«Prima dell’inizio della processione - racconta Benedetto Calvi - i nostri confratelli avevano disposto i lumini, lungo il percorso previsto, in un’atmosfera suggestiva e piena di significato, sin dalle prime ore della notte per completare il loro lavoro prima dell’uscita della processione, prevista alle 5 del mattino. Dopo l’una della notte, alcuni confratelli stavano completando il lavoro, quando un uomo ha iniziato a inveire contro di loro con minacce e insulti. Questa persona inizialmente ci ha aggredito verbalmente, poi ha preso una bottiglia di vetro e ce l’ha lanciata contro. Per fortuna, non ci ha colpito, ma solo sfiorato, Poi l’uomo ha iniziato a distruggere i lumini, rovinando parte dell’allestimento». Dopo aver preso atto della gravità della situazione, la confraternita ha deciso di cambiare il percorso iniziale della processione «per tutelare l’incolumità di oltre 100 confratelli, dei circa mille fedeli che si erano radunati, e dei musicisti della banda che accompagnavano le statue in processione. Purtroppo, non avevamo altra scelta».

Il cambio di percorso, sebbene necessario, ha provocato disagi tra i residenti delle strade originariamente incluse nel tragitto, per i quali Calvi ha chiesto scusa, ribadendo che la sicurezza di tutti i partecipanti era la priorità assoluta. Il priore ha già preannunciato la formalizzazione di una querela verso ignoti, confermando che la confraternita non intende sottovalutare l’accaduto.

«Una decisione presa - ha aggiunto Calvi - dopo aver comunicato nell’immediato al comandante della stazione dei Carabinieri di Corato, ciò che era accaduto nella notte. Quindi sarà nostra cura formalizzare, la settimana prossima, questa denuncia».

Il comandante della Polizia Locale, Michele Bucci aggiunge ulteriori dettagli. «Da alcune testimonianze raccolte dai nostri uomini, sembra che l’individuo coinvolto nell’incidente sia un extracomunitario residente nella zona, noto per i suoi problemi con l’alcol e per aver causato problemi di ordine pubblico in passato».

Concludendo il suo intervento, il priore Benedetto Calvi ha espresso il suo profondo rammarico per quanto accaduto. «È difficile accettare che un momento di grande spiritualità, come quello che viviamo ogni anno con la processione dell’Addolorata, possa essere rovinato da un episodio di violenza gratuita. Siamo una comunità di fede, e il nostro cammino è guidato dall’amore e dal rispetto per gli altri. Questo episodio, purtroppo, ha messo in luce quanto sia fragile la tranquillità pubblica quando una persona, per motivi che ci sfuggono, decide di seminare paura e disagio. Non ci fermeremo, però, e continueremo a vivere la nostra fede con la stessa forza, sperando che simili episodi non si ripetano mai più».

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