BARI - I quattro dipendenti dell’Amtab di Bari - Dario Loporchio, Tommaso Lovreglio, Massimo Parisi (fratello del boss Savinuccio) e Michele De Tullio – hanno presentato ricorso contro i provvedimenti di licenziamento adottati dall’azienda dopo gli arresti del 26 febbraio nell’ambito dell’inchiesta “Codice Interno”che li ha visti coinvolti a vario titolo con l’accusa di essere vicini ai clan. I quattro restano sospesi dal servizio, in attesa della decisione del consiglio di disciplina, prevista per il 19 dicembre.
L’inchiesta della Procura di Bari ha portato a 137 arresti, coinvolgendo politici locali e membri dei clan Parisi-Palermiti, Strisciuglio e Montani. Le indagini hanno svelato presunti legami tra mafia e assunzioni nell’azienda pubblica, con sospetti favoritismi per persone vicine alla criminalità organizzata.
L’amministratore unico e giudiziario dell’Amtab, Luca D’Amore, ha confermato che i quattro restano comunque sospesi. La decisione sul licenziamento definitivo spetta al consiglio di disciplina, previsto per legge, che dovrà pronunciarsi sulla conferma o meno del provvedimento.