Sabato 06 Settembre 2025 | 16:27

Parco della Giustizia a Bari, la partita non è chiusa. Il Consiglio di Stato respinge la proroga del bando: si decide il 17 dicembre

 
Isabella Maselli

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Isabella Maselli

Parco della Giustizia a Bari, la partita non è chiusa. Il Consiglio di Stato respinge la proroga del bando: si decide il 17 dicembre

Il consorzio stabile impero di Roma contesta i tempi stretti per la partecipazione alla gara, scaduta il 26 novembre, per i lavori nelle ex casermette di Carrassi

Lunedì 09 Dicembre 2024, 06:00

BARI - La battaglia sul Parco della Giustizia non è chiusa, anche se nelle ultime ore il Consiglio di Stato ha detto un nuovo «no» al Consorzio romano che ha impugnato la gara per l’affidamento congiunto della progettazione esecutiva e dei lavori di realizzazione dell’opera. Il presidente della quinta sezione di Palazzo Spada, Paolo Giovanni Nicolò Lotti, ha respinto con decreto l’istanza cautelare del Consorzio Stabile Impero, assistito dall’avvocato Federico Tedeschini, che chiedeva ai giudici amministrativi di ribaltare la decisione dei colleghi baresi del Tar e sospendere il bando. «Non sussistono - secondo il Consiglio di Stato - i presupposti per la misura monocratica», dal momento che la «deadline indicata in appello» è «già spirata». I termini per partecipare alla gara, infatti, sono scaduti lo scorso 26 novembre, pertanto non c’è alcuna urgenza di sospendere la procedura. La partita però non è chiusa. La decisione, infatti, sarà presa dai giudici solo dopo la discussione fissata per il 17 dicembre in camera di consiglio.

Al centro della contesa ci sono i tempi, ritenuti troppo stretti, che l’Agenzia del Demanio - stazione appaltante dell’opera - ha previsto per la presentazione delle domande di partecipazione. Inizialmente la gara (pubblicata il 16 settembre) da circa 400 milioni di euro - stanziati quasi interamente dal Ministero della Giustizia - per la futura sede degli uffici giudiziari baresi che sorgeranno nelle ex caserme dismesse Milano e Capozzi a Carrassi - aveva come scadenza il 16 ottobre, poi prorogata al 4 novembre. A seguito di un primo ricorso del Consorzio romano, il Tar Puglia aveva poi fissato una udienza il 20 novembre per discutere la questione...

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