Giovedì 23 Ottobre 2025 | 05:33

Bed & Breakfast, a Bari numeri record e punti oscuri

Bed & Breakfast, a Bari numeri record e punti oscuri

 
Davide Lattanzi

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Davide Lattanzi

Bed & Breakfast, a Bari numeri record e punti oscuri

L’exploit ai raggi X: soluzione prediletta, con l’ombra dall’abusivismo

Sabato 09 Novembre 2024, 11:05

BARI - Una crescita esponenziale su cui, però, pende l’ombra dell’abusivismo. Turismo è stata la parola chiave nel capoluogo: non soltanto in un’estate che ha confermato Bari come meta attrattiva a tutto tondo, ma anche in un’appendice autunnale scandita dalla massiccia presenza dei vacanzieri provenienti dall’Europa.

La «postilla» di settembre e ottobre, secondo i dati della tassa di soggiorno, ha portato nel capoluogo quasi 160mila visitatori, rappresentando a tutti gli effetti una prosecuzione in grande stile del periodo più caldo. Non a caso, la patria di San Nicola ha rappresentato, insieme a Vieste, il traino della regione. Un’affluenza di turisti tanto consistente quanto costante che ha trovato una pronta risposta sul piano ricettivo.

È il settore che domina. Bed & breakfast, case vacanze, locazioni turistiche rappresentano le soluzioni più battute dall’utenza. Non a caso, la città è ormai ricchissima di sistemazioni di tal genere dai quartieri centrali a quelli periferici. I numeri sono eloquenti: Bari ha ormai superato quota 3.300 sull’extralberghiero ergendosi da sola al 5,5% dell’intera proposta pugliese (oltre 60mila soluzioni). «I primi mesi autunnali si sono rivelati una piacevole sorpresa», afferma Giovanna Castrovilli, presidente extralberghiero Bari e Bat Aetb. «Nonostante un’estate in crescendo sul piano - aggiunge -, il nostro settore aveva denunciato una lieve contrazione rispetto allo scorso: un fenomeno apparentemente inspiegabile. Numeri alla mano la richiesta avrebbe dovuto essere massimale, invece siamo rimasti con molte camere vuote».

«La spiegazione, invece, è evidente: moltissimi flussi non sono stati intercettati perché si sono rivolti a strutture non professionali. Il fenomeno, però, si è notevolmente ridotto: fino all’intero ponte dei Santi compreso, abbiamo registrato il tutto esaurito. Dobbiamo ringraziare una maggiore attività di vigilanza che ha fermato una serie di attività illecite», sostiene.

I segni di una ricettività abusiva costellano la città. Proliferano, infatti, i «key box», ovvero le cassettine che contengono le chiavi delle camere per i turisti. Il meccanismo è semplice: con l’apposizione di un codice numerico da inserire nelle cassette stesse oppure on line su portali predisposti dai locatori, si possono ritirare le chiavi di accesso alla stanza prenotata. Prima erano rinvenibili soprattutto a Barivecchia, ma ormai se ne vedono tante a Madonnella, Murat o Libertà. Una pratica «comune», dunque, proprio come il «self check in», ovvero l’accoglienza «smarcata» da dispositivi elettronici.

«È bene chiarire che entrambi sono comportamenti illeciti», afferma ancora Giovanna Castrovilli. «Sento dire sempre più spesso che tali pratiche sono consentite in Europa, ma innanzitutto sul tema sono in corso riflessioni generali, in secondo luogo in Italia non sono ammesse - spiega -. L’affittuario deve essere ricevuto in presenza, i documenti devono essere registrati e le soluzioni abitative vanno mostrate per verificarne la rispondenza alle esigenze espresse nelle prenotazioni. Qualsiasi comportamento diverso non risponde alla normative del nostro Paese. Purtroppo bisogna rimarcare che sulle utenze complessive dell’extralberghiero, una percentuale piuttosto consistente continua a sfuggire alla legalità». Sul tema è particolarmente sensibile la nuova amministrazione comunale: più volte il sindaco Vito Leccese ha annunciato controlli mirati con la Guardia di Finanza.

«La vera sfida per tenere alti i flussi comincia ora», conclude Castrovilli. «Molti voli diretti su Bari da capitali europee sono ora soppressi, entriamo in una fase più tranquilla che dobbiamo ravvivare con l’organizzazione di eventi attrattivi o congressi. Aspettiamo, però, una nuova impennata nel weekend che comprende San Nicola e l’Immacolata, tradizionalmente connotate da un turismo religioso. Disponiamo di una ricettività di livello, ma proprio per preservarla, occorre implementare controlli e tutele».

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