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Comunali Bari: Leccese appoggiato dal centrosinistra unito, Romito confida nell'arrivo di Giorgia in città

 
Redazione online

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Comunali, Bari al ballottaggio tra Leccese e Romito, Laforgia: «Mai con la destra»

Foto Donato Fasano

Al candidato sindaco di centrosinistra l'appoggio del cartello elettorale Convenzione per Bari 2024 che raggruppa movimenti e partiti di centrosinistra che hanno sostenuto Michele Laforgia al primo turno delle Comunali di Bari

Sabato 15 Giugno 2024, 20:13

BARI -  A Bari dopo aver sfiorato la vittoria al primo turno, Vito Leccese al ballottaggio con Fabio Romito potrà contare sul centrosinistra barese di nuovo unito. Non ci sarà un apparentamento ufficiale ma Pd, Verdi, M5s e Sinistra italiana si ritrovano nella stessa squadra dopo la spaccatura sancita con la candidatura dell’avvocato Michele Laforgia. Dall’altra parte c'è un centrodestra che al primo turno non è andato oltre il 29% ma che spera nella remuntada.

Mercoledì scorso Leccese, scelto dal Pd, e Laforgia, sostenuto da M5s e SI ma uscito sconfitto dalle urne, hanno siglato un patto: il 23 e 24 giugno si presenteranno uniti dopo aver siglato un protocollo sulla legalità. Se Leccese dovesse diventare sindaco in giunta ci sarà posto anche alla coalizione guidata da Laforgia e che ha superato di poco il 20% delle preferenze. Sull'altro fronte, Romito, che deve recuperare 19 punti di scarto, ha già tutto il centrodestra dalla sua parte ma nell’ultima settimana potrà contare anche sul sostegno diretto e l’arrivo a Bari di ben sette ministri del governo Meloni. Non è escluso che anche la premier possa essere in città per il rush finale.

«Nel pieno rispetto degli accordi a suo tempo sottoscritti tra Michele Laforgia e Vito Leccese, la Convenzione per Bari 2024 riunitasi nella serata di venerdì con Michele Laforgia, sosterrà lealmente al ballottaggio il candidato Vito Leccese, promuovendo insieme iniziative elettorali nella settimana decisiva che separa dal turno di ballottaggio del 23 e 24 giugno prossimi": lo annuncia il cartello elettorale Convenzione per Bari 2024 che raggruppa movimenti e partiti di centrosinistra che hanno sostenuto Michele Laforgia al primo turno delle Comunali di Bari. «Si è concordato unanimemente - dicono - nell’auspicio che tutti i soggetti presenti nello schieramento di centrosinistra possano collaborare insieme con pari dignità, responsabilità e impegno al governo del prossimo quinquennio per rendere Bari più giusta, equa, solidale, accogliente, verde, fucina di cultura, conoscenza, innovazione, e faro di pace. Sin da subito la Convenzione ha dato mandato a coloro che hanno lavorato alla sintesi delle proposte programmatiche per la candidatura di Michele Laforgia di collaborare con il gruppo che ha svolto analogo lavoro per la coalizione di Vito Leccese, allo scopo di far emergere i primi punti di comune impegno tra Vito Leccese e Michele Laforgia, per arrivare ad una proficua armonizzazione dei programmi presentati».

«La comunità barese dell’università e della ricerca, della formazione, del lavoro professionale, della produzione culturale, non può non accogliere con soddisfazione il pubblico impegno, assunto da Vito Leccese e da Michele Laforgia dopo il primo turno elettorale, di condividere la responsabilità politica e civica di unire e guidare alla vittoria nel secondo turno tutte le forze del campo progressista che li hanno finora sostenuti». Lo dichiarano 14 professori dell’Università di Bari che hanno firmato l’appello al voto in vista del ballottaggio per la scelta del sindaco di Bari tra Vito Leccese, centrosinistra, e Fabio Romito, centrodestra.

«È un impegno - dicono - a mettere a valore, con pari dignità e proporzionalmente al consenso ottenuto, e a tradurre nella pratica del futuro governo cittadino tutte le idee e la ricchezza programmatica che, al di là dei diversi punti di vista dei i due candidati, si è espressa nel dibattito elettorale, e ha costruito una barriera di ampia volontà cittadina contro le pretese di una destra locale pienamente corresponsabile del programma di divisione antidemocratica e antimeridionale del Paese messo in atto dai partiti che sostengono il governo Meloni. Il progetto di autonomia differenziata oltre che in campo economico, sociale, sanitario, ha pesanti, inaccettabile, ripercussioni negative anche in campo universitario, scolastico, culturale. A questa volontà - concludono - non può non corrispondere una altrettanto ampia e responsabile partecipazione al secondo turno di voto a sostegno di Vito Leccese».

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