Sabato 06 Settembre 2025 | 20:42

«Parenti e amici diventano voti», tutte le assunzioni di Pisicchio

 
Massimiliano Scagliarini

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Massimiliano Scagliarini

«Parenti e amici diventano voti», tutte le assunzioni di Pisicchio

Il sistema dell’ex assessore arrestato: «Posti di lavoro in cambio di appalti». La GdF ha sequestrato 139 curriculum nella segreteria politica durante le perquisizioni disposte nell'estate 2020

Venerdì 12 Aprile 2024, 06:00

12:21

BARI - I curriculum sono pane quotidiano per qualunque politico che abbia un contatto con la gente. Quando a luglio 2020 la Finanza è entrata per una perquisizione nella segreteria di Alfonsino Pisicchio, all’epoca assessore regionale uscente all’Urbanistica, ne ha trovati e sequestrati 139. Il punto è che, secondo la Procura di Bari, quei documenti sarebbero la prova dell’esistenza di un vero e proprio sistema Pisicchio: quello che martedì ha portato ai domiciliari sia l’ex assessore che il fratello Enzo detto Roberto. Entrambi, con altri loro fratelli allo stato non indagati, «avrebbero promesso - scrive il gip Ilaria Casu - posti di lavoro in cambio di voti, sfruttando la conoscenza e “disponibilità ” di imprenditori pugliesi come il Riefoli, Raffaele Pio De Nittis ed altri non sempre individuabili». Il tutto nel quadro di un contesto corruttivo che avrebbe portato a truccare almeno un appalto: quello da 5 milioni per la riscossione delle imposte nel Comune di Bari.

L’indagine del pm Claudio Pinto con l’aggiunto Alessio Coccioli ha unito i puntini, collegando quei cv con l’elenco delle assunzioni nelle ditte di Riefoli (pure lui finito ai domiciliari): non solo la ditta che ha vinto l’appalto del Comune, ma anche quella che gestisce i Cup degli Irccs di Bari e Castellana. «Dieci persone che comparivano nelle liste trovate in possesso di Alfonsino Pisicchio - scrive la Procura - venivano collocate nelle società del Riefoli (Golem Plus e Plus Innovation), di cui sette venivano assunti proprio nella Golem Plus presso il “servizio tributi” e tre venivano assunti presso la Plus Innovation per il servizio “cup”». Ma è l’analisi dei nominativi a consolidare l’approccio della Procura, quello in base a cui Pisicchio avrebbe utilizzato la sua influenza sulla pubblica amministrazione (era anche consigliere comunale di Bari, con Emiliano era stato vicesindaco) per influenzare l’affidamento di appalti, e Riefoli «avrebbe contraccambiato, come già successo, assumendo persone che, a loro volta, avevano promesso voti ad Alfonsino, alimentando così il circolo vizioso»...

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