BARI - Duemila turisti hanno scelto Bari per trascorrere la Pasquetta, diciassettemila da giovedì a ieri, nel lungo weekend pasquale, con una permanenza media di tre notti. Sono i dati resi noti dall’assessorato comunale al Turismo, che sta lavorando anche alla definizione del piano strategico del turismo a Bari, le cui linee guida e di investimento, come da art. 15 del regolamento dell’imposta di soggiorno, approvato in consiglio a luglio 2023, saranno condivise con il comitato di indirizzo.
La tassa di soggiorno, istituita dal 1 ottobre 2023, ha consentito fino ad oggi incassi per oltre 1 milione di euro (580mila euro nei primi tre mesi e altri 510mila da gennaio al 31 marzo).
«Abbiamo incominciato ad accompagnare il flusso dei tanti turisti in città con strategie di investimento future che guarderanno da un lato al miglioramento dei servizi e dall’altro alla crescita della vocazione culturale quale driver strategico per una città europea quale Bari è ormai diventata» spiega l’assessora Ines Pierucci. «Le risorse riscosse dalle strutture ricettive - continua - verranno investite nei servizi in materia di turismo, con attenzione alla valorizzazione dei beni culturali, come indicato dalla legge che regolamenta la tassa di scopo».
Di recente si è insediato il Comitato di indirizzo sull’imposta di soggiorno, con rappresentanti delle associazioni di categoria del settore turistico, uno della Camera di Commercio e quattro tecnici pescati dall’organigramma del Comune, il direttore della ripartizione Cultura (che di diritto diventa anche il presidente del nuovo organo) e tre esperti in ambito turistico, culturale e tributario. Tutti resteranno in carica quattro anni, con la possibilità di un rinnovo e non percepiranno alcun compenso. La giunta comunale nelle scorse settimane ha approvato il disciplinare che istituisce e fa funzionare questo comitato, che si troverà a gestire i circa 2 milioni di euro di incassi annuali previsti.
La tassa di soggiorno per ogni pernottamento, e fino a un massimo di 4 pernottamenti consecutivi, varia come importo in base alla tipologia di struttura ricettiva, da un minimo di 1 euro e 50 (alberghi, villaggi turistici e campeggi fino a 2 stelle), passando per i 2 euro dei 3 stelle, degli affittacamere, degli alloggi agrituristici, dei B&B, delle case per ferie e degli ostelli per la gioventù, fino a 3 e 4 euro rispettivamente nei 4 e nei 5 stelle. Non tutti coloro che arrivano in città, però, sono tenuti a pagarla. Il regolamento prevede una serie di esenzioni che riguardano i residenti, gli under 14 anni, gli autisti e gli accompagnatori turistici, i malati e coloro che assistono degenti ricoverati in strutture sanitarie, gli studenti universitari fuori sede e coloro che frequentano master o scuole di specializzazione post-laurea nelle università cittadine, persone con disabilità beneficiarie dell’indennità di accompagnamento, gli appartenenti alle forze di polizia che pernottano per esigenze di servizio, i volontari che prestano servizio in occasione di calamità, i dipendenti delle strutture ricettive.
«È necessario tracciare le linee guida sul futuro della città che verrà dal punto di vista turistico e culturale, - dice ancora l’assessora Pierucci - partendo dalle tre parole chiave dell’Assessorato alla Cultura, Turismo e Marketing territoriale della Città di Bari: la complessità dei contenuti, la consapevolezza del patrimonio culturale immateriale e immateriale del territorio e l’internazionalizzazione, a cui contribuisce in maniera decisiva la crescita del traffico di linea areo portuale con più di 6 milioni di passeggeri su Bari attestati da Areoporti di Puglia nel bilancio dell’anno 2023».
Guardando ai dati delle presenze turistiche di Pasquetta, l’assessora fa notare che «la provenienza è per la metà dall’Italia con la restante parte distribuita tra Polonia, Germania, Spagna, Ungheria, Bulgaria, Francia, Repubblica Ceca, e nonostante non ci sia il volo diretto, anche dagli Stati Uniti d’America». Ieri, inoltre, tutti i musei della città sono stati aperti per ospitare i tanti cittadini temporanei.