BARI - «Bari è dei baresi e non dei baroni». Fabio Romito, consigliere regionale della Lega e candidato sindaco in pectore del centrodestra, lancia un appello via Facebook che assomiglia tanto all’annuncio ufficiale. Un appello «alla gente del centrodestra» che ha voglia «di interessarsi della nostra città». «Stiamo puntellando la formazione per essere competitivi e vincere il campionato – ha detto Romito -, indipendentemente dall’acquisto dell’ultimo minuto che ci consentirà di vincere».
La designazione di Romito è rinviata a un annuncio da parte di tutte le componenti della coalizione. Ma nel frattempo il giovane avvocato parla alla città «ai professionisti che non hanno mai avuto un incarico, ai giovani che non facendo parte di certe associazioni non hanno mai avuto un contributo, ai commercianti vessati dalle multe». E chiede «un cambiamento per Bari» per spezzare il dominio del centrosinistra. «Antonio Decaro non è più il sindaco di Bari. Credo che ci sia ancora molto da fare. Avremo l’occasione unica di avere un governo politico guidato dal centrodestra che può avere a che fare con una amministrazione guidata dal centrodestra. Non si può professare il credo della modernità attuandolo con le stesse facce e gli stessi nomi che ci sono da vent’anni».
«Per la sinistra barese la città è un affare dinastico - dice Romito. E ricordando le primarie di cinque anni fa (cui partecipò, per essere sconfitto da Pasquale Dirella poi ritornato con la sinistra) Romito riconosce - che anche dalla nostra parte sono stati fatti degli errori».