L’anno si chiude con un risultato importante per l’architetto Maria Piccarreta. Il bando per il completamento del Teatro Margherita di Bari (focus in fondo all'articolo) è un passo avanti importante: «Perché entriamo nel vivo del recupero completo di questo gioiello Liberty».
Ma non di solo Teatro Margherita vive e vivrà il Segretariato regionale del Mic Puglia. L’organismo del Ministero della Cultura è impegnato su più fronti. E in tutta la Puglia con un obiettivo non solo tecnico, ma di più profonda connessione con i cittadini. Ad evidenziarlo è lo stesso architetto Piccarreta parlando ancora del Margherita e facendo riferimento «alla memoria e alla identità», essenziali riferimenti quando si parla di beni culturali.
Architetto Piccarreta, lei parla del cantiere del Teatro Margherita come di un «protagonista» nel 2024. Perché?
«Perché certamente organizzeremo degli eventi durante il cantiere come abbiamo fatto già altrove con la nostra iniziativa “Extraordinaria”, un progetto pensato per far vivere ai cittadini le diverse fasi di lavoro che accompagnano il restauro di beni architettonici ed artistici».
Anche altri cantieri vivranno questo «protagonismo»?
«Abbiamo tanto da fare. Nei primi mesi dell’anno nuovo sarà pubblicata anche la gara per l’ultimazione dei lavori dell’ex Mercato del Pesce a Bari, nella parte che appartiene al Ministero della Cultura avendo già restaurato e restituito il piano terra al Comune di Bari. E poi abbiamo il Castello Svevo dove si concluderanno i lavori in corso d’opera nel fossato con il conseguente ampliamento del percorso di visita che coinciderà con la raggiunta autonomia gestionale e finanziaria del monumento federiciano. Inoltre, stiamo completando i lavori di ripristino del piano terra della sede della Soprintendenza, ex convento di Santa Chiara, dove insiste anche un bel giardino che si candida a luogo di aggregazione e di eventi. Ma nel nostro fitto calendario c’è anche la Cittadella della Cultura per la quale abbiamo parecchi fondi a disposizione e dove sono in corso interventi di restauro dei depositi al fine di valorizzare e di poter fruire dell’eccezionale patrimonio della Biblioteca Nazionale e dell’Archivio di Stato di Bari».
Un programma fittissimo.
«Non è tutto. Perché il prossimo sarà anche l’anno in cui sperimenteremo l’installazione di chianche fotocatalitiche sulle terrazze del nostro palazzo del Segretariato, a Bari vecchia, perché vorremmo che fosse una valida soluzione in grado di conciliare l’efficientamento energetico con la sostenibilità dei centri storici, una soluzione efficace ma non impattante».
Il 2024 sarà anche l’anno in cui si entrerà nel vivo dell’installazione artistica che Edoardo Tresoldi realizzerà nell'area archeologica di San Pietro a Bari vecchia.
«Sì, finalmente entreremo nel vivo di questa straordinaria installazione dopo alcuni ritardi dovuti ad una lunga attività di bonifica che ha visto interessata tutta l’aria con la rimozione di circa 100 metri cubi di terreno inquinato da smaltire. L’installazione in piazza San Pietro sarà accompagnata per tutto l’anno da un piano di comunicazione efficace che avrà come protagonisti i cittadini. Ecco, possiamo dire che il 2024 sarà un anno di grande coinvolgimento della città».
Non di sola Bari vive il Segretariato regionale del Mic...
«Nel resto della Puglia, abbiamo una infinità di progetti sparsi per tutta la regione: parliamo di circa 200 cantieri tra grandi, medi e più piccoli. Ma non potendo elencarli tutti, posso dire che i progetti che nel 2024 avranno una svolta sono l’inaugurazione del Parco delle Mura Messapiche di Manduria che sarà restituito al Comune, il Castello Alfonsino di Brindisi dove concluderemo i lavori con la conseguente riapertura al pubblico, il Castello di Ginosa dove l’attuale fase di lavori sta andando avanti celermente, l’inaugurazione della chiesa di San Giovanni Evangelista a Parabita dove abbiamo appena concluso i lavori. Inoltre, convalideremo le progettazioni dei 26 interventi finanziati con il PNRR del Fondo Edifici del Culto del Ministero dell’Interno . Mi preme sottolineare che per tutti questi progetti ci siamo avvalsi della collaborazione specialistica di oltre 250 professionisti. Infine, in occasione del G7 che si svolgerà a giugno in Puglia e che toccherà anche la città di Bari, stiamo pensando ad una iniziativa che possa valorizzare l’eccezionale patrimonio storico-artistico, materiale e immateriale, del quale la Puglia può vantarsi».
Nel segno della memoria collettiva e dell’identità... Si possono pensare questi valori come vostri obiettivi?
«Sì, è uno degli obiettivi, ma anche uno strumento per garantire il futuro alle prossime generazioni , per garantire il diritto al patrimonio culturale, d’altronde è la stessa Costituzione a sancirlo e dunque a chiedercelo. In fondo, l’affezione dei baresi al Teatro Margherita è proprio l’ esempio calzante, un luogo che diventa un punto di riferimento per le comunità di ieri e di oggi che se ne prendono cura».
TEATRO MARGHERITA, RESTAURO AL RUSH FINALE (di Ninni Perchiazzi)
Un milione e mezzo di euro e lavori per poco più di un anno per dare un volto definitivo al restyling del teatro Margherita. Il segretariato regionale del Ministero della Cultura ha pubblicato il bando di gara per le opere di recupero dello storico immobile adagiato tra il porto vecchio e corso Vittorio Emanuele.
«Questo gioiello Liberty, unico teatro le cui fondamenta insistono direttamente nel mare, ha avuto nel corso della sua storia diverse peripezie tra varie chiusure e aperture. Eppure, nella memoria collettiva dei baresi resta un teatro fortemente amato e altrettanto identitario della città di Bari vista anche la sua posizione a ridosso dell’antico porticciolo», afferma l’arch. Maria Piccarreta, segretario regionale del Ministero della Cultura per la Puglia.
«Nel corso di questi anni il Ministero della Cultura, ex Mibact, ha investito ingenti risorse per il suo recupero, non ultimo questo ulteriore finanziamento che servirà a completare definitivamente l’opera. Dal momento dell’aggiudicazione dei lavori fino alla consegna trascorrerà circa un anno, dopo di che restituiremo con gioia a Bari e ai baresi un teatro che ha contribuito a scrivere tra le pagine più belle della storia di questa città», conclude per poi ringraziare «l'intero gruppo che ha eseguito la progettazione, portando a termine un lavoro molto complesso puntellato dalle modifiche normative e dei prezziari che hanno caratterizzato tutto questo ultimo anno».
L'appalto prevede, oltre a interventi di restauro architettonico e storico-artistico, anche la realizzazione degli impianti interni elettrici, termici, di condizionamento e idrico-sanitari. L’importo complessivo dell’appalto è di 1,48 milioni di euro. Il termine di esecuzione dei lavori dell'opera finanziata con i Fondi rivenienti dalla Programmazione 20007-2013, è di 370 giorni. Il termine per la presentazione delle offerte è fissato per il 6 febbraio prossimo.