BARI - I residenti dell’Umbertino ora valutano di chiedere il risarcimento danni al sindaco di Bari. «Basta, siamo stanchi!». Esasperati da anni di notti insonni, disturbate dalla musica ad alto volume dei locali, dai capannelli di giovani e clienti che si attardano tra gli schiamazzi fino alle 2-3 del mattino sotto le finestre di chi vorrebbe riposare e «lasciano a terra lo schifo», stanno mettendo da parte la giurisprudenza che si sta accumulando a tutela di chi «ha il diritto di poter dormire di notte».
raccolta firme e ordinanze Finora non sono bastate le oltre 150 firme raccolte né la denuncia alla Procura della Repubblica né tantomeno le continue segnalazioni alla polizia municipale. Anche le ordinanze fatte finora, si sono rivelate del tutto insoddisfacenti e quella in cantiere, con un codice di autodisciplina dei titolari dei locali e campagne di sensibilizzazione ai clienti, «secondo noi farà la fine delle precedenti: non cambierà affatto la situazione». «Ma forse – dice un residente – vogliono che succeda come con i residenti di piazza del Ferrarese e piazza Mercantile che poco alla volta hanno venduto le case esasperati dal caos giorno e notte a Bari vecchia. Se ne sono scappati perché la maleducazione è troppa e si va dall’arroganza dell’esercente alla strafottenza dei giovani che frequentano i locali».
residenti ignorati Peraltro fa notare un’altra residente (anch’essa preferisce l’anonimato): «Finora non siamo stati convocati in Comune. Fanno gli incontri con le associazioni di categoria ma mai con i residenti. Non ci vogliono ascoltare? Non interessa il nostro disagio? Evidentemente conta più il commercio che non chi abita nelle strade della movida. Ci chiediamo perché l’interesse di pochi privati sia più tutelato del benessere di tanti residenti».
controsensi «In fondo ci sarebbe da domandarsi perché si accetti il fatto che si aprano “buchi” di locali, che pagano giusto il fitto di una stanza grande quanto un bancone, ma poi usufruiscano gratuitamente di tutta la strada o dei giardini pubblici per ospitare la clientela. Peraltro, l’indomani, tutti noi cittadini tramite il Comune, paghiamo per ripulire la sporcizia viste le condizioni indecenti in cui lasciano marciapiedi e portoni».
non solo via cognetti Un’altra residente invita invece ad allargare il perimetro delle proteste. «Non è affatto vero che c’è disturbo “solo” nell’angolo tra via Abbrescia e via Cognetti dove chi abita ormai non sa più cosa fare. Oltre a largo Adua, ci sono altri locali su piazza Diaz, ad esempio, che rendono la vita impossibile a chi vive lì costretto a sopportare pure le stonature del karaoke e una vera e propria discoteca al piano stradale».
in attesa di risposte Il comitato dei residenti dell’Umbertino attende una risposta anche perché sta per iniziare la lunghissima stagione delle feste e se «già ora si comincia con le serate il giovedì e si va avanti fino alla domenica, questo per dire che il problema non è nemmeno limitato al solo fine settimana, cosa dobbiamo aspettarci un mese intero di baccano? La risposta è sì e sa perché glielo dico – incalza una signora – perché succede così tutti gli anni. Il disturbo è continuo, mattina inclusa perché tutti i negozi devono attirare clienti».
polizia locale fantasma I locali non rispettano, dice, la regola di sospendere la musica a mezzanotte, ma nemmeno rispettano l’articolo 9 del regolamento comunale che dice che non si debba sentire all’esterno del locale: «Fino a pochi giorni fa, era praticamente estate e i locali stavano tutti con la porta aperta e la musica è sempre uscita forte e chiara alle 21, alle 22, alle 23... Perchè è stato tollerato finora? Perché ai vigili manca sempre l’auto per venire a far rispettare l’ordinanza del loro stesso Comune? L’aspetto allucinante è che questi locali fanno quel che vogliono come se fossero protetti dall’indifferenza di chi invece dovrebbe tutelare i residenti. Anche i vigili tante volte li chiami a mezzanotte e magari arrivano alle 2 quando il locale ha già chiuso e si è fatto tutta la sua serata indisturbato mentre tu, che devi svegliarti alle 6 del mattino, hai praticamente perso la nottata. È incredibile questa situazione!». La guerra per la vivibilità del quartiere continua.