BARI - Entro fine anno spariranno altri cassonetti dalle strade cedendo il posto a pattumelle nelle singole abitazioni, da lasciare all’esterno dei palazzi e nei recinti condominiali solo in giorni e orari prestabiliti. La raccolta porta a porta nella città di Bari fa un altro passo geografico, questa volta nella zona del Municipio IV Carbonara-Ceglie-Loseto e in un pezzettino confinante del Municipio II, il quartiere Picone che si estende lungo via Mazzitelli e strade attigue di nuovo insediamento urbano.
La giunta comunale ha infatti approvato il piano esecutivo di questo allargamento che di fatto crea una sorta di cortina di ferro lungo tutti i quartieri confinanti con altri Comuni della provincia dove il porta a porta (rigoroso) spesso determina la migrazione abusiva dei rifiuti nel territorio di Bari. Quelli che dall’hiterland portano nei cassonetti del capoluogo la propria spazzatura, pur di non tenerla a casa in attesa del ritiro.
IL PROGETTO - Saranno circa 40mila e 500 i residenti coinvolti dal nuovo sistema di raccolta, nel dettaglio 17mila346 utenze domestiche e mille523 non domestiche, cioè relative ad attività commerciali, ristoranti, bar e locali. La vera novità per queste attività sarà il ritiro dell’organico nella giornata di domenica, eliminando quella del martedì, cioè a ridosso del lunedì, abituale giorno di riposo per molti locali della ristorazione. La raccolta degli imballaggi in plastica, acciaio e alluminio avverrà invece una sola volta alla settimana, in linea con quanto accade in altri Comuni dell’area metropolitana.
«All’inizio della prossima settimana faremo il punto della situazione con Amiu Puglia – spiega l’assessore all’Ambiente Pietro Petruzzelli - per condividere il cronoprogramma relativo alla distribuzione delle pattumelle che saranno associate alle utenze grazie a un tag utile a effettuare controlli sugli abbandoni e sul corretto conferimento dei rifiuti». Due i centri di distribuzione del materiale: uno sarà all’interno del mercato coperto di via Vaccarella a Carbonara, l’altro invece potrebbe essere allestito nel centro Amiu di Ceglie lungo la strada che porta verso Valenzano.
GLI ALTRI PROGETTI - A Palazzo di Città si sta valutando anche la proposta del M5S (una delle cinque inserite nel documento che potrebbe sancire l’alleanza dei grillini con il centrosinistra alle Comunali 2024) di sperimentare un porta a porta a Torre a mare, San Giorgio, Sant’Anna e un pezzo di Japigia per rafforzare il cordone protettivo contro i rifiuti provenienti da altri Comuni limitrofi.
Si sta valutando anche la raccolta domiciliare, all’inizio del nuovo anno, per tutti i locali del Murat, dell’Umbertino e di Bari vecchia per alleggerire così i cassonetti stradali lasciandoli solo alle utenze domestiche. Anche se negli obiettivi targati Pnrr il Comune di Bari sogna la realizzazione in centro di 14 isole ecologiche interrate e di 214 isole di prossimità, bidoni molo capienti, e che dimezzeranno in pratica le postazioni già esistenti, da collocare nei quartieri dove per l’assenza di spazi è impossibile avviare il porta a porta: Liberta, Madonnella e le zone oltre la ferrovia come San Pasquale bassa, Carrassi e Picone.
Le sanzioni degli ultimi giorni agli sporcaccioni Sono decine e decine le multe da parte della polizia locale nel Libertà. Pattuglie in borghese stanno attenzionando alcune strade come via Mario Pagano, via Battaglia di Montelungo, via Tommaso Fiore e il tratto attiguo di via Napoli dove sono stati beccati alcuni residenti di altri quartieri, dove vige il porta a porta come San Paolo, Stanic e San Girolamo, a gettare rifiuti nei cassonetti, già per loro condizione stracolmi, nel quartiere Libertà. Le multe ammontano a 100 euro per debellare una sorta di migrazione interna della spazzatura.