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Tassa di soggiorno a Bari: «I turisti ormai sono abituati a pagarla»

 
Rita Schena

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Rita Schena

Turisti a Bari

Rosa Stramaglia (Confcommercio) concorda col presidente di Federalberghi, Francesco Caizzi, sulla necessità di più servizi e controlli. In città grande impennata visitatori nell’arco di tutto l’anno

Domenica 12 Febbraio 2023, 12:17

BARI - «Sono favorevole alla tassa di soggiorno, ma credo abbia anche ragione il presidente di Federalberghi, Francesco Caizzi: senza adeguati controlli e investimenti rischia di diventare una tassa iniqua». Rosa Stramaglia è la presidente di B&b Confcommercio Bari Bat, oltre che imprenditrice di settore con un B&b a Polignano.

«Dalla mia esperienza, il turista non si lamenta se deve pagare la tassa di soggiorno - sottolinea la Stramaglia -. Chi viaggia è abituato al concetto. È una realtà in molte città, a Polignano la abbiamo da anni. Il problema è quando a un tributo poi non si riesce a garantire un adeguato servizio. Se io sono un turista e non trovo parcheggi adeguati, non ho servizi navetta, trovo il luogo sporco, rispetto alla città pulita vista nelle cartoline Instagram, allora sbuffo e come sbuffo, e magari posso anche decidere di non tornare più in qual posto. Che poi è la stessa posizione di noi operatori: la tassa di soggiorno va bene, ma che poi vengano garantiti i servizi».

Caizzi si scaglia contro la misura che dovrebbe entrare in vigore a Bari in primavera perché secondo lui, dati alla mano, colpirebbe più la clientela alberghiera rispetto a quanti scelgono i B&b. «Diverrebbe impossibile, infatti, recuperare questo balzello da chi soggiorna nel variegato segmento degli affitti brevi come Airbnb ed altri», spiega il presidente di Federalberghi.
«Questo può essere un problema - conferma la Stramaglia -. Certo ci sono B&b e B&b e sicuramente c'è molta illegalità che sfugge ai controlli. In questi ultimi anni vediamo una improvvisa fioritura di B&b che sorgono come funghi. Addirittura innescando una emergenza abitativa perché in tanti si improvvisano, convertendo le doppie case in luoghi di ospitalità. Quindi, sì, senza adeguati controlli alla fine a pagare sono solo gli operatori onesti e questo non è giusto. Il turismo è una risorsa economica importante e avrebbe bisogno di maggiore attenzione, da parte delle Istituzioni comunali e regionali, con regolamenti, controlli e garanzie per chi lavora rispettando le regole. Solo così una tassa di soggiorno diventa una risorsa. Innescando buona economia e garantendo servizi che sostengono il turista e il residente». 

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