BARI - I prodotti rigorosamente artigianali, le eccellenze dell’enogastronomia pugliese e le oasi del gusto e dello street food. Rispettando, si spera, le norme igienico-sanitarie. Mancano più di tre mesi alla festa patronale di maggio, ma il Comune di Bari accelera sull’organizzazione per la sagra di San Nicola. Da ieri è in pubblicazione l’apposito bando per l’allestimento di uno – tra i tanti – degli appuntamenti più attesi dai baresi e non solo: il grande mercato che come da tradizione campeggia sul lungomare Imperatore Augusto, dal Mercato del Pesce sino al piazzale Colombo del porto.
SPAZI E STALLI - Ben 176 gli stalli disponibili, suddivisi tra lato terra e lato mare, per vivacizzare il momento più profano e meno religioso della festa: quello del cibo e dell’acquisto. Cinque i principali spazi individuati con un numero definito di postazioni, in particolare il tratto dei 46 stalli, tra il Molo Sant’Antonio e il semaforo pedonale collocato fronte scalinata Monastero Santa Scolastica, riservati principalmente allo stazionamento di paninoteche mobili, friggitorie e street food. Insomma, la parte più folcloristica della festa patronale, quella caratterizzata dai fumi, dagli odori e dai sapori che quattro giorni salgono sin sopra la Muraglia trasformando Bari vecchia in una grande cucina all’aperto. Per partecipare al bando – le autorizzazioni saranno valide dal sabato 6 maggio a martedì 9 maggio - gli operatori interessati dovranno, entro le ore 12 del prossimo 6 marzo, presentare domanda tramite pec all’indirizzo sviluppoeconomico.comunebari@pec.rupar.puglia.it.
GRADUATORIA - E attendere poi la pubblicazione della graduatoria definitiva. Una graduatoria nella quale avranno maggiore punteggio i «decani» della manifestazione, quelli che possono documentare più presenze alla festa patronale, almeno dall’anno 2015. Di fatto un criterio di «anzianità». Regole in sostanza più chiare e più precise per evitare i gravi episodi delle passate edizioni, tra il classico fenomeno dell’abusivismo sino alla ormai tristemente nota «rivolta delle fornacelle» che nel 2016 provocò incidenti, disordini e arresti con annesse minacce al sindaco Antonio Decaro, finito poi sotto scorta.
IL DOPO FORNACELLE - E proprio da quell’anno orribile il Comune ha dichiarato tolleranza zero con controlli rafforzati e giro di vite su ogni forma di vendita illegale. E di fornacelle irregolari non se ne sono più viste. «Da qualche anno, eccetto l’interruzione imposta dalla pandemia, abbiamo scelto di puntare su un’organizzazione il più possibile razionale e trasparente degli spazi, con l’obiettivo di assicurare tanto agli operatori quanto ai cittadini le condizioni necessarie per la buona riuscita di una manifestazione particolarmente attesa – spiega l’assessora allo Sviluppo Economico Carla Palone - Di anno in anno continuiamo a lavorare perché la sagra di maggio si svolga nel rispetto delle regole e delle normative previste per il commercio itinerante, sostenendo al contempo gli operatori che scelgono di mettersi in regola grazie alla collaborazione delle associazioni di categoria, che da tempo hanno scelto di stare al fianco dell’amministrazione comunale in questo percorso di legalità». Percorso iniziato anche grazie ai dei corsi di formazione, per la somministrazione di cibo e bevande, che hanno permesso a molti potenziali ristoratori di mettersi in regola.
CORTEO - Ma San Nicola vuol dire anche corteo storico, la sfilata che la sera del 7 maggio apre di fatto i festeggiamenti. Nelle prossime settimane inizierà a prendere forma il bando per l’assegnazione. L’orientamento dell’amministrazione è per un evento che abbracci anche i cinque Municipi, replicando la fortunata esperienza dello scorso anno con serate nicolaiane in diversi quartieri. Un’edizione 2023 che sarà arricchita anche dalla ruota panoramica installata a Natale e per la durata di cinque mesi sulla rotonda Giannella del lungomare Nazario Sauro.