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Chiusa per rischio crollo, ad Altamura 600 alunni restano senza scuola

 
Onofrio Bruno

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Onofrio Bruno

Chiusa per rischio crollo, ad Altamura 600 alunni restano senza scuola

L'ordinanza del Comune per la scuola «IV Novembre» con problemi di natura statica

Giovedì 15 Dicembre 2022, 12:39

ALTAMURA - Chiusa con ordinanza del Comune la scuola «IV Novembre» per problemi di natura statica. A fine mattinata ieri è arrivata la notizia che ha gettato le famiglie di centinaia di alunni nell’incertezza sulla frequenza scolastica. Ora si attendono indicazioni sulla ripresa delle attività didattiche. La disposizione del commissario prefettizio La chiusura del plesso in viale Martiri è stata disposta dal commissario prefettizio Maria Rita Iaculli subito dopo aver ricevuto una relazione tecnica circa la vulnerabilità sismica. 

I PILASTRI FRAGILI - Nel documento si segnala che «le condizioni statiche della struttura oggetto di valutazione sono tali da non consentirne l’uso perlomeno fino a quando non vengano effettuati gli interventi di rinforzo dei pilastri non verificati nelle condizioni da Stato Limite Ultimo da carichi verticali». Nella relazione è proprio il settore comunale ai lavori pubblici a sostenere che «la struttura allo stato dei luoghi si presenta inadeguata all’utilizzo ad uso scolastico».

SITUAZIONE CHE SI TRASCINA DA TEMPO - Una situazione nota per lo stato di vetustà dell’edificio in viale Martiri, sede del primo circolo didattico «IV Novembre». Si tratta del primo edificio scolastico realizzato ad Altamura, grosso modo realizzato nel periodo dell’altro denominato «Giuseppe Garibaldi». Circa un secolo fa.  Il Comune ha ottenuto dei fondi del Pnrr per la «IV Novembre» ma, evidentemente, lo stato in cui versa non consente di poter attendere più. E così, dai controlli disposti per la vulnerabilità sismica, la prova di sicurezza non è stata superata. Per evitare pericoli per l’incolumità pubblica, è stata firmata un’ordinanza a carattere di urgenza.

ORGANI TECNICI AL LAVORO - Il provvedimento è di ieri e nella stessa giornata il commissario Iaculli ha riunito gli organi tecnici del Comune e i dirigenti scolastici del primo circolo didattico e di altri istituti di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado.

SERVE UN PIANO B - Si rende necessario, infatti, un piano alternativo che possa garantire a centinaia di alunni e personale scolastico, circa 600, di poter riprendere. Su questo sono attese comunicazioni ufficiali. Una questione molto seria perché i tempi di chiusura si preannunciano lunghi. A fronte di un problema che riguarda la sicurezza, che è una priorità al pari della didattica, le cautele da prendere sono notevoli e certamente richiedono adeguate soluzioni tecniche.

LE IPOTESI - Le famiglie sono piombate negli interrogativi. Prima la notizia dell’ordinanza e ora i dubbi sul prosieguo dell’anno scolastico. Dove e come? L’ipotesi che si fa strada è doppi turni e trasferimenti in altri plessi (la «IV Novembre» è dotata anche di un plesso più piccolo all’istituto «Viti Maino» ma è piccolo e già occupato) o trasferimenti in altri istituti? Quesiti dalle non facili risposte, peraltro a pochi giorni dallo stop per le festività.

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