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Via Roberto da Bari, ci risiamo: di nuovo lavori in corso

 
Barbara Minafra

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Barbara Minafra

Via Roberto da Bari, ci risiamo: di nuovo lavori in corso

Ancora 15 giorni di passione. Divieti di sosta, deviazioni, rumori e polvere: disagi infiniti

Mercoledì 23 Novembre 2022, 12:32

BARI - «Hanno chiuso la strada un’altra volta. Un giorno vengono e la spaccano e il giorno dopo chiudono alla buona e poi rompono sull’altro isolato. Sono mesi che va avanti così!», «Non se ne può più!». «E meno male che siamo il salotto buono di Bari!», «Ma guardate in che condizioni è la strada, sotto la pioggia poi è un disastro!».

Residenti e negozianti del quartiere Murat, ma anche i tanti automobilisti che attraversano il centro, si lamentano (e non poco) per i disagi che sopportano tra divieti di sosta e di transito, deviazioni, rumori dei cantieri, polvere e buche, escavatori e ora bitumatrici. Su via Roberto da Bari, nel quartiere Murat, sono appena iniziati i lavori di rifacimento degli asfalti e, come precisa il presidente del I municipio Lorenzo Leonetti, «avranno una durata complessiva di 15 giorni circa e si svolgeranno garantendo la circolazione pedonale sui marciapiedi, così da permettere il regolare funzionamento delle attività commerciali. Senza dubbio alcuni disagi si potranno verificare, pertanto, chiedo la massima collaborazione e tanta pazienza».

Ma come oggi arrivano lamentele per via R. da Bari, ieri c’erano per i cantieri su via Crispi e domani ci saranno per via Argiro come spiega l’assessore comunale ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso: «Si tratta di un intervento unico suddiviso in più fasi differenti. Aqp rifacendo la rete idrica, che è obsoleta, ma sta lavorando sulla base delle prescrizioni del Comune che ha chiesto una finitura dell’intero manto stradale in modo da evitare rappezzi localizzati con carreggiate asfaltate a metà o giusto lungo le linee di scavo. Quando faremo la stessa cosa su via Argiro, arriveranno doglianze da lì come oggi vengono da chi passa da via R. da Bari e come fino a pochi giorni fa arrivavano da via Crispi, dove sono appena terminati i lavori».

Più che un appello alla pazienza, da Galasso arriva un invito alla consapevolezza. Non tanto delle fasi di cui è composto un intervento stradale ma della necessità di lavorare bene: «Per migliorare lo spazio pubblico occorre fare dei lavori non solo dove si vede cioè i mattoni, i marciapiedi, l’asfalto, ma anche dove non si vede: le tubazioni sotterranee. È come quando entrano gli operai in casa per fare i lavori: il disagio è inevitabile ma necessario. Se si rompe un tubo in bagno, dobbiamo necessariamente chiamare l’idraulico che non viene con la bacchetta magica ma con il martello: deve rompere per trovare il tubo e cambiarlo ma se rompe, fa polvere. Dopo il disagio però, c’è la fase della riparazione che, nel nostro caso, significa che abbiamo chiesto ad Aqp, proprio perché non si veda la traccia dei tubi, che l’asfalto venga fatto da marciapiede a marciapiede per garantire l’aspetto estetico della strada. Così tutta via R. da Bari avrà un asfalto nuovo di pacca senza segni di rappezzamento, esattamente come è stato fatto la settimana scorsa su via Crispi. Un intervento che ha permesso di aggiungere anche nuova segnaletica, nuove strisce pedonali, nuovi stalli per autovetture. Quello che è stato fatto per via Crispi verrà fatto su via R. da Bari e poi lo si farà per tutta la lunghezza di via Argiro e di via Manzoni».

Questo, spiega l’assessore, significa programmare i lavori e superare il perimetro di competenza dei singoli enti. «Come Comune, con uno sforzo enorme, cerchiamo di coordinare le varie lavorazioni compatibilmente con le esigenze dei diversi gestori in modo tale da evitare il paradosso che si rompa e ripari per la fibra oggi, e dopo due mesi arrivi la richiesta di un intervento analogo magari per la fogna». Insomma il cittadino percepisce tanti lavori e molto disagio ma in realtà c’è una regia coordinata che concentra tutti gli interventi su quel tratto.

È il caso di via Sparano. «Quando il Comune stava per appaltarne il rifacimento con mattonato e materiali di pregio - spiega Galasso - abbiamo mandato una lettera a tutti i soggetti che potevano essere interessati a fare lavori lì, perché potessero essere fatti prima della posa della finitura finale. Così Aqp ha rifatto la rete idrica che aveva ormai 50 anni, Snam metano rete gas ha aggiunto una tubazione, Enel ha potenziato i cavi. Prima dei nostri lavori, a rotazione, sono andati tutti i gestori dei sottoservizi con un programma di lavori serrato e incrociato. La percezione di tutti fu una consecutio di lavori ma la strategia del Comune ha permesso di avere zero interventi su via Sparano negli ultimi 4 anni: non si è rotto un tubo, non c’è stata necessità di nuovi allacci, nessuno spreco e nessun rattoppo».

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