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Bitonto, gettano un cucciolo in un pozzo: salvato da un altro cane e dai volontari

 
Loredana Schiraldi

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Loredana Schiraldi

Bitonto, gettano un cucciolo in un pozzo: salvato da un altro cane e dai volontari

IL cucciolo salvato

Legato ad una corda, era stato prima calato e poi rinchiuso con un grosso masso a sigillo

Giovedì 29 Settembre 2022, 12:22

BITONTO - Legato ad una corda, sarebbe stato prima calato in un pozzo tra le campagne della zona artigianale di Bitonto e poi rinchiuso dentro, mettendo a sigillo, in sommità, un grosso masso. Doveva morire lì, secondo i suoi aguzzini, un piccolo meticcio. Patendo chissà per quanto tempo fame e stenti.

Il calvario del cucciolo, di circa un anno, però è durato solo poco più di 24 ore. A salvarlo, è stato un angelo a quattro zampe e un team di ragazzi pronti a mettere in pericolo la loro stessa vita pur di recuperarlo. Domenica scorsa, i guaiti del povero cagnolino hanno infatti attirato l’attenzione di un suo simile, a passeggio con la sua padroncina. È stata lei, attirata dal cane, a sbirciare tra i massi e ad intuire subito la gravità della situazione.

Immediato il suo allarme, lanciato agli amici dell’associazione animalista «Qua La Zampa Heart» di Bitonto e agli agenti della Polizia Municipale, giunti sul posto. Complicato il salvataggio del cucciolo, rimasto impigliato con la sua corda ad alcuni massi sul fondo. Sono stati i suoi lamenti a convincere la presidentessa dell’associazione Giovanna Manfredi e i volontari Sergio, Angela, Giada e Rosanna a non attendere l’intervento dei Vigili del Fuoco, impegnati contemporaneamente per una fuga di gas in un appartamento, e a provvedere loro stessi al recupero. Utilizzando una grossa scala, il ragazzo si è avventurato nel pozzo, profondo oltre cinque metri, ha districato la corda e poi riportato su il meticcio. Le sue colleghe hanno poi pensato a tranquillizzarlo e ad offrirgli cibo e acqua.

«Considerando lo stato di denutrizione e disidratazione - commenta Gianna -, sarà rimasto intrappolato solo poco più di un giorno. Ora per fortuna sembra stia bene. È stata una vera fortuna che la ragazza e il suo cagnolino abbiano sentito i guaiti e visto il cane in difficoltà».

«Quando abbandonate un cane perché non serve più, state insegnando ai vostri figli cosa fare di voi quando sarete vecchi» hanno scritto i volontari sui social, dove hanno documentato il ritrovamento e il salvataggio.

Non è la prima volta che l’organizzazione no profit si trova infatti dinanzi a cani e gatti abbandonati e maltrattati. Attiva da tempo sul territorio bitontino, Qua La Zampa ha salvato centinaia di amici a quattro zampe, provvedendo al loro recupero, alle visite mediche e alla successiva adozione da parte di famiglie idonee in tutta Italia, raggiunte tramite staffette autorizzate. In alcuni casi anche ad accompagnarli negli ultimi giorni della loro vita.

Poco più di un anno fa, infatti, prima della morte, concessero una giornata al mare ad Heart, un pastore tedesco anziano, a cui è stata successivamente intitolata l’associazione, abbandonato dalla propria famiglia perché paralizzato per una mielopatia degenerativa.

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