BARI - Otto offerte per progettare il Parco della Giustizia di Bari. Nomi e dettagli ancora non si conoscono, ma tra poco l’ambizioso progetto di cui si parla da anni prenderà forma, per il momento, almeno sulla carta.
Ieri è scaduto il bando pubblicato dall’Agenzia del Demanio nel febbraio scorso per il «Progetto di fattibilità tecnica ed economica» e la «progettazione definitiva del primo lotto per la realizzazione del Parco della Giustizia di Bari», che sorgerà nell’area delle caserme dismesse Capozzi e Milano.
«Il concorso di progettazione è andato a buon fine, otto offerte sono un buon numero, consentono una ampia valutazione alla commissione che dovrà aggiudicare poi la progettazione – dichiara il sottosegretario alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto - . Nei prossimi giorni qualche verifica amministrativa, poi l’apertura delle buste, l’esame delle offerte e in brevissimo tempo sapremo che forma, che fisionomia, che caratteristiche avrà il Parco della Giustizia di Bari».
Al vincitore del concorso, oltre al completamento del progetto di fattibilità tecnica ed economica per un importo pari a circa 3,1 milioni di euro, sarà affidata la progettazione definitiva del primo lotto funzionale per un importo di 2,3 milioni. Il primo lotto comprende la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria di tutta l’area, dell’intero parco a verde con le relative attrezzature, parcheggi e servizi, Tribunale penale e Procura della Repubblica.
Inoltre, la stazione appaltante si riserva la facoltà di affidare al vincitore del concorso la progettazione definitiva dei lotti successivi per un importo di 4,9 milioni. Dopo la proclamazione del vincitore, prevista a fine giugno, i progettisti avranno 90 giorni per presentare il progetto. Nel bando era anche specificato che la realizzazione degli uffici giudiziari, su quasi 105mila metri quadri che ospiteranno 1.751 lavoratori tra magistrati, cancellieri e polizia giudiziaria, oltre a circa 36 mila metri quadri di area a verde con piste ciclabili e servizi per il quartiere, costerà circa 256 milioni di euro.
Nel dettaglio: 5,2 milioni per le opere di urbanizzazione, 5,4 milioni per il parco attrezzato, 72 milioni per Tribunale penale e Procura, 62 milioni per Corte d’Appello e Procura generale, 63 milioni per il Tribunale civile, 24 milioni per Tribunale dei Minorenni e Procura minorile, 13 milioni per Giudice di Pace e 10 milioni per il Tribunale di Sorveglianza.
Scadrà venerdì, invece, l’altro bando pubblicato dall’Agenzia del Demanio per il «servizio di verifica del progetto di fattibilità tecnico economica, definitivo ed esecutivo per il Parco della Giustizia» del valore di 3,3 milioni di euro.
E mentre si fa sempre più concreto il progetto che darà a Bari finalmente sedi giudiziarie adeguate, dopo lo sgombero del vecchio Palagiustizia di via Nazariantz per rischio crollo e il cosiddetto «spezzatino» giudiziario, come fu definito da avvocati e magistrati il trasloco degli uffici in diversi sedi sparse nella provincia, una soluzione ponte arriverà presto con l’utilizzo della seconda ex torre Telecom, il palazzo nel quartiere Poggiofranco accanto a quello che già ospita Procura e Tribunale penale.
«Nei prossimi giorni il Demanio prenderà atto della accettazione da parte della Tim della proposta di canone di locazione – spiega ancora il sottosegretario Sisto - ci sarà il cronoprogramma dei lavori da effettuare e sono convinto che molto rapidamente si potrà sottoscrivere il contratto. Anche questa è una buona sistemazione, Procura, Corte di Assise, Tribunale di Sorveglianza ma soprattutto altre aule per dare alla giustizia barese un respiro più profondo che certamente merita».