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Bari, casting dei figuranti per il corteo di San Nicola

 
Barbara Minafra

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Barbara Minafra

figuranti del corteo di San Nicola, bari

Alcuni figuranti del corteo di San Nicola

Mercoledì e giovedì appuntamento al Fortino Sant’Antonio. Il regista Valenzano: «Ci saranno novità che sveleremo poco alla volta ma nel pieno rispetto di classicità e sobrietà»

Domenica 10 Aprile 2022, 10:54

BARI - «Classico, all’insegna della tradizione e della sobrietà, come ha detto il vescovo Satriano». Il regista Nicola Valenzano, riconfermato alla direzione artistica del corteo storico di San Nicola, preannuncia il tema della pace e conferma il coinvolgimento dei 5 Municipi nella festa di maggio. Il 20 aprile inizieranno ufficialmente le celebrazioni legate al 935° anniversario dell’arrivo a Bari delle reliquie nicolaiane. Ma già fervono i preparativi per il grande evento del 7 maggio quando il corteo tornerà a sfilare per le vie del centro e con le cerimonie religiose, le rievocazioni, le processioni, i riti sociali della sagra.
La prossima settimana si comincia dal casting. Si cercano circa 300 persone, di tutte le età, che possano ben rappresentare la gente del 1087. Mercoledì 13 aprile dalle ore 9.30 alle 19 e giovedì 14 aprile dalle 9.30 alle 13, nella sala inferiore del Fortino San Antonio si svolgeranno i provini, per partecipare basterà presentarsi muniti di fotografia e copia di carta d’identità e codice fiscale.

Ad aggiudicarsi il bando del Comune di Bari il raggruppamento temporaneo di imprese composto da Gruppo Ideazione - Cube Comunicazione che aveva già ottenuto l’incarico nel biennio 2020-21 ma che aveva visto cancellare l’evento a causa del lockdown.

Valenzano, con i casting entra nel vivo l’organizzazione del corteo. Cosa vedranno i baresi?
«Ci saranno novità che sveleremo poco alla volta ma sarà un corteo classico ritenendo che la tradizione, dai costumi alle musiche, sia la via maestra».

Una formula tradizionale aiuta a ricordare o a conoscere la storia.

«Molti giovani non sanno cosa successe, come avvenne la traslazione. E’ importante farla vedere nella maniera migliore rispettando i luoghi, i costumi dell’epoca, quello che successe con i Bizantini, i Normanni, gli armigeri, la gente che accolse le spoglie del vescovo di Myra. Cercare il più possibile di far vedere e rivivere, a chi non sa, quel momento magico. L’anno scorso, dopo lo spettacolo Nicolaus di cui ho curato la regia, molti mi hanno detto: “ah, che bello: finalmente capiamo la storia di San Nicola”. Perché in effetti tanti baresi non sanno quale è stata la storia».

Che partecipazione s’immagina per i casting?

«Sono molto pignolo. Cercherò di riprodurre l’epoca. Il popolo avrà costumi più corti. I ricchi, che potevano permettersi stoffe pregiate, avranno vestiti più lunghi e gioielli. So già che molti stanno aspettando i provini».

Quale sarà il messaggio di quest’anno?

«La pace a 365 gradi. Non solo per l’Ucraina ma la pace fra noi uomini e in noi. Pace come serenità, come ritorno a quello che avevamo. Pensavamo di avere poco e invece avevamo tanto. E poi la sobrietà, come dice il vescovo Satriano».

I pescatori di N’ derr a la lanz se l’immaginano proprio così. L’eccesso di festa in questo periodo stona.

«Nella semplicità del corteo, anche se sarà un momento di festa, si potrà riflettere su quello che ci accade».

L’assessore Pierucci presentando il bando ha annunciato un coinvolgimento dei 5 Municipi. E’ confermato?

«Sì. Dopo i provini, incontrerò i presidenti dei Municipi. Ho pensato a un prologo nei giorni 2-3-4-5 maggio nei 4 Municipi. Il 6 maggio, l’arrivo delle ossa al molo di Sant’Antonio, sarà l’anteprima nel I Municipio: ci sarà una festa delle donne e dei marinai nelle strade di Bari Vecchia. Stoffe sui balconi, figuranti affacciati alle finestre, gente del popolo offrirà ceci e mele. Negli altri Municipi ci saranno invece piccoli cortei con marinai, popolo e tamburi attorno al quadro di San Nicola. Con i presidenti individueremo una chiesa, una piazza, al San Paolo, a Poggiofranco, a San Pio, per far arrivare la festa dappertutto, perché sia davvero per tutti i baresi».

La gente ha voglia di vivere la festa e lei di esprimersi.

«Due anni fermi è stato pesante. Vivendo di questo mestiere abbiamo sofferto molto, ma come si dice a Bari, “San Nicola vede e provvede”».

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