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Bari, Emiliano cerca i soldi per tenere aperto l’ospedale in Fiera

 
Massimiliano Scagliarini

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Massimiliano Scagliarini

Bari, Emiliano cerca i soldi per tenere aperto l’ospedale in Fiera

Serve un contratto di fitto per mantenere gli spazi, e deve pagarlo la Regione

Sabato 02 Aprile 2022, 09:40

09:41

La prima riunione di ieri è stata interlocutoria, ma la soluzione non potrà tardare più di tanto. La Regione dovrà stipulare un contratto di locazione con l’Ente Fiera del Levante per continuare ad occupare i tre padiglioni in cui sono ospitati l’ospedale covid e l’hub vaccinale di Bari. Dopo l’ok del sindaco Antonio Decaro, il presidente Michele Emiliano ha dunque optato per la soluzione negoziale. Quella che non prevede cioè l’ordinanza di requisizione. Ma tutti i costi dell’operazione saranno a carico delle casse regionali.

Il nuovo decreto emergenze (quello per l’Ucraina) consente di mantenere le strutture realizzate per il covid fino al 31 dicembre. L’ospedale della Fiera del Levante sorge però in un immobile che non è di proprietà regionale: fino al 31 marzo lo Stato si è fatto carico dell’indennità di occupazione (111mila euro al mese) in quanto era stato il prefetto di Bari a firmare una ordinanza di requisizione sulla base di uno dei decreti del governo Conte. Adesso, appunto, la Regione dovrà pagare l’affitto che - ovviamente - non potrà essere inferiore alla indennità determinata a suo tempo dalla Agenzia del Territorio. E a questo si aggiungeranno le spese per le utenze, e quelle di funzionamento e di manutenzione.

Nei primi giorni della prossima settimana dovrebbe tenersi un tavolo tecnico per la definizione dell’accordo: dovranno partecipare sia l’ente Fiera, proprietario degli spazi, che la società di gestione cui è demandata l’organizzazione dei saloni. Giovedì il sindaco Decaro aveva subordinato l’assenso al mantenimento dell’ospedale all’assicurazione che non si andrà oltre il 31 dicembre. Ma il Comune auspica che la rimozione delle strutture possa avvenire già entro l’estate, così da non ostacolare l’organizzazione della fiera campionaria di settembre già saltata nel 2021 proprio per la presenza dell’ospedale. «L’intesa sulla prosecuzione temporanea», aveva scritto Decaro, deve «essere perfezionata nel più breve tempo possibile anche per limitare allo stretto indispensabile ogni ipotesi di occupazione senza titolo delle aree in oggetto, con le conseguenze che ne discenderebbero». C’è infatti il rischio che una spesa ingiustificata finisca nel mirino della Corte dei conti, già attiva per verificare i costi dell’appalto per la realizzazione della struttura si cui si concentra anche l’attenzione della Procura di Bari.

Fino a fine anno il fitto degli spazi costerà circa un milione, cui aggiungere la spesa necessaria per la manutenzione e l’esercizio. Dato che, con la fine dell’emergenza covid, anche la Protezione civile regionale si è chiamata fuori, i relativi costi dovrebbero ricadere sui bilanci del Policlinico di Bari (per l’ospedale) e della Asl (per l’hub vaccinale). Sul punto la Regione non ha fatto una valutazione specifica, anche se è ipotizzabile che debba essere individuata una fonte di finanziamento aggiuntiva. Martedì Emiliano aveva scritto al premier Mario Draghi per chiedere l’intervento del governo, ma la lettera non ha ricevuto risposta: significa che - al momento - la Regione dovrà trovare da sé le risorse per tenere aperto l’ospedale.

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