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Bari, sbloccati i lavori per la fogna bianca a Sant'Anna

 
Ninni Perchiazzi

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Ninni Perchiazzi

Bari, quartiere Sant'Anna

Il Comune realizzerà gli ultimi 60 metri della condotta ma si rivarrà sui consorzi inadempienti, poi via libera a illuminazione e asfalto

Mercoledì 30 Marzo 2022, 11:38

BARI - Benvenuti a Sant’Anna, il quartiere a metà, da anni in attesa di servizi e urbanizzazioni, il cui completamento potrebbe diventare realtà nei prossimi mesi.

Nelle prossime settimane dovrebbero aprirsi i cantieri destinati a realizzare gli ultimi 60 metri di fogna bianca, l’ultimo tassello utile a completare il mosaico delle opere di urbanizzazione cosiddette esterne. Queste opere consentirebbero di connettere la rete delle singole urbanizzazioni (interne) di ciascuno dei tre comparti, bloccate proprio da questa inadempienza. Infatti, se non si realizza l’ultimo tratto della condotta non si può ottenere la certificazione di abitabilità e quindi non si può procedere con il completamento degli impianti di illuminazione e dell’asfalto sulle strade.

La genesi Disagi e disservizi vengono però da lontano. L’area di Sant’Anna è suddivisa in tre comparti, ciascuno rappresentato da un consorzio responsabile della realizzazione dei servizi - acqua, fogna, illuminazione, strade -, relativi al loro territorio. Lo prevede il regolamento edilizio comunale. Quindi, un ulteriore consorzio - che raggruppa gli altri tre -, assume l’impegno di fare gli interventi di urbanizzazione primaria esterna ai comparti stessi ovvero a costruire quelle opere che servono a potenziare (e collegare) la rete complessiva dei servizi. Ma non tutto va per il verso giusto.

Intoppi I lavori condivisi vengono sospesi a causa di un contenzioso che nasce tra il consorzio stesso e l’impresa - a quanto pare per problemi circa i pagamenti -, mentre i tre consorzi iniziano a litigare tra loro per la suddivisione delle spese.
Nel frattempo si blocca tutto poiché, come detto, mancano gli ultimi 60 metri degli impianti che consentirebbero di completare la rete delle urbanizzazioni esterne. ma non è tutto. Nel frattempo sorge un problema relativo al vincolo idrogeologico. La stesura delle nuove mappe del rischio idraulico richiede degli approfondimenti che portano alla realizzazione da parte del Comune della cosiddetta vasca di laminazione, utile proprio a ridurre il rischio idrogeologico (adesso l’ultimo step è la rideterminazione delle mappe idrauliche).

Ultimo miglio Ma torniamo all’ostacolo, finora insormontabile, che ha bloccato la prosecuzione di tutti i lavori: realizzati gli impianti dell’acqua potabile e della fogna nera (peraltro collaudati e normalmente in funzione), resta l’ultimo tronco dell’impianto di fognatura pluviale che doveva essere fatto dai privati, nonostante il Comune abbia deciso di anticipare i fondi attraverso degli stralci. Nella primavera 2021, un ulteriore contenzioso tra la ditta, il subappaltatore e il consorzio blocca tutto. Quindi a dicembre scorso, Palazzo di Città, decide di provvedere d’ufficio all’esecuzione dell’intervento, in danno dei consorzi.
Adesso, la ripartizione Lavori pubblici - investita dall’Urbanistica , terminata la video ispezione dei tronchi realizzati, ha incaricato un’impresa di provvedere. A Palazzo di Città stimano che i lavori di costruzione potranno avere inizio entro la metà di aprile, con una durata di 60 giorni. Fine dell’incubo?

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