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Acquaviva dice addio al partigiano Filippo Tafuni, «si arrende» dopo 100 anni

 
Franco Petrelli

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Franco Petrelli

Acquaviva dice addio al partigiano Filippo Tafuni, «si arrende» dopo 100 anni

Il partigiano centenario Filippo Tafuni ha cessato di vivere. Nei giorni scorsi ha ricevuto la tessera dall’Associazioni nazionale partigiani d’Italia, in quanto autentico patrimonio di valori e di memoria, uomo della resistenza e simbolo dell’antifascismo

Mercoledì 02 Marzo 2022, 14:56

15:13

ACQUAVIVA - La notizia della dipartita del partigiano Filippo Tafuni lascia Acquaviva in una profonda costernazione. È venuto a mancare all’età di 100 anni, pochi giorni dopo aver ricevuto la tessera dall’Associazioni Nazionale Partigiani d’Italia in virtù di una iniziativa di Pasquale Martino e di Ferdinando Pappalardo. Sui social, tra gli altri, Teresa Mastromatteo ha scritto: «Un pezzo di storia. Onore al merito». Uomo della Resistenza, caro Filippo Tafuni non può che definirsi un autentico antifascista e un simbolo della democrazia che lascia in consegna quell’indispensabile patrimonio morale e civico in particolare alle nuove generazioni. Un esempio per i giovani, al di là di qualsiasi retorica e frase di circostanza, testimonianza di quegli ideali di libertà, di pace e di democrazia verso i quali il compianto Filippo Tafuni è vissuto ed ha orientato la sua esistenza.
Pasquale Martino, presidente Provinciale Anpi Bari, ieri pomeriggio ha commentato: «Con Tafuni se ne va uno degli ultimi combattenti per la libertà nella nostra Regione. Di fronte all’alternativa fra consegnarsi ai nazisti o fuggire e, invece, lottare con i partigiani in terra straniera ha scelto questa seconda via. Fu parte integrante del grande movimento antifascista internazionale». Visibilmente commosso, Martino aggiunge: «Se ne va anche l’ultimo combattente per la libertà».
Tanti gli amici, oltre ai congiunti, che serbano di lui un grande ricordo. Il sindaco Davide Carlucci nell’esprimere le condoglianze a tutta la sua famiglia, ha dichiarato: «La sua storia sia di monito oggi che i lampi di guerra si tornano a scorgere su un orizzonte prossimo a noi. Il fascismo e qualsiasi forma di nazionalismo, totalitarismo o imperialismo vanno sempre combattuti. In nome della democrazia dei popoli».

L'addio della nipote su Facebook: «Non ti dimenticheremo mai» - «Voglio immaginarti a riavvolgere il nastro di questo viaggio lungo un secolo, e a commuoverti come in questa foto. Anche stavolta, per l'ultima volta, hai avuto un tempismo eccezionale. Hai lasciato che si compiesse la festa che tanto desideravi e meritavi», cosi ha commentato la nipote del centenario in un post d'addio al nonno.

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