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Redazione online
06 Aprile 2021
BARI - Torna la rassegna ArchiviAzioni, una serie di incontri virtuali a cura dell'AdG e promossa dall'Università di Bari: il prossimo appuntamento è per l'8 aprile alle ore 17, dal titolo «Muri dentro e fuori casa di un Sud senza diritti: le ferite della diaspora palestinese». L'evento avrà come ospiti Francesca Albanese (co-autrice di "Palestinian Refugees in International Law", Georgetown University) che dialogherà in videocall con Paola Zaccaria (studiosa e teorica di genere, Smurare mediterraneo, Archivio di Genere) e Luigi Cazzato (Smurare mediterraneo, Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione- Università degli Studi di Bari Aldo Moro). Interventi di Nabil B. Salameh e Fabrizio Piepoli (musicisti, docenti del Conservatorio T. Schipa di Lecce). L'evento è gratuito e ci si può iscrivere mandando una mail a: archiviodigenere@gmail.com
L'incontro è stato sollecitato dalle analisi e riflessioni presenti nel libro Palestinian Refugees in International Law (OUP 2020) di Lex Takkenberg e Francesca Albanese, giurista specializzata in diritti umani e questioni relative ai rifugiati nel mondo arabo, oggi ricercatrice presso l'Istituto per lo Studio delle migrazioni internazionali (ISIM) della Georgetown University.
«La condizione dei rifugiati palestinesi, 72 anni dopo gli eventi che portarono alla nascita dello Stato di Israele, è questione centrale nel conflitto mediorientale più ingiusto e feroce del dopoguerra. Con otto milioni di esuli, sei dei quali nel Vicino Oriente, i rifugiati palestinesi costituiscono a livello mondiale il gruppo più numeroso di rifugiati e apolidi.
A partire dalla denuncia di ogni muro e di ogni forma di nuovi colonialismi e in solidarietà con la Palestina – il Sud più oppresso tra i Sud del Mediterraneo – e con i/le rifugiat* palestinesi, vorremmo, con l’aiuto di Francesca Albanese e delle elaborazioni dei femminismi transnazionali su diaspora e appartenenza, attivare uno sguardo, una consapevolezza e un sentire altrimenti intorno alla questione, operando un rovesciamento delle narrazioni: nell’immaginario creato dagli oppressori e da certa comunicazione, la Palestina è terra di uomini, più che di donne; di combattenti, più che di costruttori e costruttrici di convivenza sociale. Le donne di solito vengono riprese mentre piangono i morti, nei servizi TV», si legge in una nota.
L'incontro è a cura di Lorena Carbonara (AdG, Smurare mediterraneo, Università della Calabria) e Paola Zaccaria ed è organizzato in collaborazione con il progetto di ricerca attivista S/Murare il Mediterraneo, è parte integrante del progetto SUD chiama Sud (Associazione Alma Terra-Mola di Bari) selezionato dal Programma regionale Cultura e Spettacolo 2020.
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