Bari, infermieri del Di Venere su tute Covid: «DDL ZAN» contro discriminazioni di genere
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La protesta
Redazione online
01 Aprile 2021
Bari - Il mondo della scuola è in subbuglio. Domani alle 10 davanti al palazzo della Regione sul lungomare N. Sauro, altra grande mobilitazione dopo quella di venerdì scorso. L'assemblea pubblica è organizzata dai movimenti Priorità alla scuola - Puglia, Comitato per il diritto alla salute e all'istruzione, La Scuola che vogliamo - Scuole Diffuse in Puglia, Comitato Genitori Speciali, Autism Friendly Altamura. «Vogliamo parlare con tutti coloro che hanno a cuore le sorti dei nostri ragazzi e della nostra regione, con gli studenti stessi ed i loro insegnanti, ovvero con il rappresentante istituzionale Emiliano laddove decidesse di spegnere il cellulare e l’applicazione whatsapp e confrontarsi dal vero con le nostre istanze. Saremo in tanti e chiederemo di dare priorità alla scuola, ai nostri ragazzi e ragazze, alle nostre bambine ed ai nostri bambini: da 1 anno cittadini dimenticati dai decisori politici».
LA PIATTAFORMA DELLE RICHIESTE - I protagonisti della mobilitazione avevano già chiesto un incontro alla Regione. Queste le istanze: dismettere ogni prerogativa in materia di istruzione e didattica con provvedimenti di chiusura o di semi-chiusura delle scuole, abolendo il modello della scuola on demand; utilizzare finanziamenti nazionali ed europei per il potenziamento delle risorse umane nel settore scolastico, per l’efficientamento ed il miglioramento dell’edilizia scolastica, per l’adozione di misure di contrasto alla povertà educativa, per cancellare le classi pollaio e recuperare i danni derivati dalla DaD; chiedere la revisione delle norme sulla composizione delle classi prime di ogni ciclo in modo da #ridurre a 20 il numero massimo di alunni per classe (15 in presenza di alunni con BES); implementare e migliorare la sanità territoriale e la medicina di prossimità, dotare ogni Istituto Scolastico di Team di Operatori Socio Sanitari, garantendo le migliori condizioni di sicurezza per tutta la Comunità Scolastica; di migliorare ed innovare l'edilizia scolastica con luoghi idonei a una scuola in presenza e in sicurezza, con spazi aperti, accessibili ed adeguati; incrementare e migliorare il trasporto pubblico e la mobilità sostenibile; monitoraggi continui nelle Scuole con test rapidi e tamponi gratuiti per studenti e personale scolastico e TOSS operativi in tutti gli Istituti.
IL COMMENTO DI EMILIANO - «Va garantito il diritto delle persone che vogliono tenere i bambini a casa di scegliere la didattica a distanza": lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a Timeline su Skytg24 rispondendo ad una domanda sulle nuove disposizioni del governo Draghi. «Noi - ha proseguito - nel pieno della terza ondata facciamo il contrario della Francia, che ha chiuso le scuole, della Germania che non le ha mai aperte, e dell’Inghilterra che le ha tenute chiuse sino al completamento delle vaccinazioni». «Le Regioni - ha aggiunto - non hanno più poteri di controllo della curva epidemiologica, lo Stato li ha tolti. Non possiamo più incidere. Anche sulla scuola questo potere è stato eliminato, resta da capire se il decreto lascerà una forma di libertà. Che succede a quelle famiglie che per tutelare se stesse preferiscono la Dad piuttosto che le lezioni in presenza? Un diritto tutelato dalla Costituzione e il governo ne dovrà tenere conto». «In Puglia - ha concluso - il numero di genitori infettati dai figli è abbastanza consistente».
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