Uno stock di supporti sanitari dei tipi utilizzati nella gestione della pandemia, in particolare filtri per respiratori e tubi per pazienti tracheotomizzati, tutti custoditi in buste sigillate, è stato scoperto per caso da due giovani ambientalisti terlizzesi in località Macchia La Manna, in una zona fuori città. I testimoni hanno informato subito la Polizia locale e i Carabinieri. Il materiale era contenuto in tre cartoni aperti. Tutt’intorno, numerosi altri cartoni vuoti, o meglio presumibilmente già svuotati.
Del ritrovamento sono stati informati la Polizia locale e i Carabinieri che hanno avviato accertamenti. Una delle ipotesi più accreditate è che il materiale provenga da uno stock rubato da un carico di prodotti sanitari e in parte abbandonato in quel luogo.
Infatti la zona di campagna è nota da tempo per essere uno dei «depositi» utilizzati dalle bande dei tir o dai ladri di autovetture.
L’episodio sembra dimostrare che la malavita quindi ha allungato i propri tentacoli anche sui supporti terapeutici destinati alle strutture sanitarie che assistono i pazienti affetti da Covid-19.
L’abbandono del materiale sanitario dovrebbe essere molto recente: infatti i due giovani testimoni fanno parte di un’associazione ambientalista di Terlizzi che appena pochi giorni prima aveva effettuato un intervento di risanamento della zona.
L’insolito scenario si è palesato ai due ragazzi che stavano percorrendo una strada di campagna per fare una passeggiata pomeridiana all’aria aperta, approfittando delle temperature miti dello scorso fine settimana.
I giovani hanno notato in lontananza dei cartoni sospetti e si sono subito precipitati per controllare meglio, ovviamente con le dovute cautele.
Avvicinatisi, quindi, i testimoni hanno visto, adiacenti a un trullo, delle scatole piene di dispositivi ospedalieri utili in questo periodo, a causa dell’emergenza sanitaria. In concreto, una settantina di supporti terapeutici tipici della pandemia da Covid-19: in dettaglio, sul posto erano stati abbandonati filtri elettrostatici e cateteri mount, ancora sterili in confezioni sigillate trasparenti. Il «catetere mount», ricordiamo, è il caratteristico tubo corrugato, abbastanza corto, che negli ambienti ospedalieri viene raccordato dall'uscita di un tubo endotracheale (cioè utilizzato nei pazienti tracheostomizzati) ai più comuni sistemi di ossigenazione come il «va e vieni». In pratica, strumenti di cura molto utili per assistere le persone contagiate dal Coronavirus.
Senza perdere tempo, i due camminatori - che preferiscono mantenere l’anonimato - hanno informato subito le autorità competenti, in particolare i Carabinieri della tenenza cittadina e gli uomini della Polizia locale