Gli appetiti della criminalità organizzata sulla pioggia di fondi pubblici che arriveranno per sollevare l’economia piegata dal Covid-19; l’aumento dei reati di usura e delle truffe online; i controlli sul rispetto delle prescrizioni anti coronavirus; massima attenzione sui vaccini: che a nessuno venga in mente di provare a specularci sopra. Il questore di Bari Giuseppe Bisogno fissa gli obiettivi dell’anno appena iniziato, volgendo uno sguardo attento a quello, drammatico, che si è concluso.
Signor questore, come stanno andando i controlli sul rispetto delle prescrizioni finalizzate a scongiurare la diffusione dei contagi?
«Una premessa doverosa: tutto quello che fa il questore trae origine sempre da quanto viene stabilito in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presso la Prefettura. Il questore convoca e tiene tavoli tecnici per coordinare l’operatività di tutte le forze in campo. Per la Polizia di Stato in particolare c’è tutta la componente specialistica. In questi frangenti scendono in campo in particolare la polizia stradale, ferroviaria, di frontiera e, per il monitoraggio dei siti internet, la polizia postale. Specialisti come gli artificieri sono molto impegnati in questi giorni per contrastare il fenomeno dei botti illegali. Tutti i dispositivi vengono attuati insieme a carabinieri, guardia di finanza, militari dell’esercito impegnati in “Strade sicure” e la polizia locale».
Come si stanno comportando i baresi?
«In modo responsabile. Nei mesi scorsi abbiamo lavorato duramente per fare sì che la popolazione indossasse la mascherina. L’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale è adesso molto diffuso. Va stigmatizzato, però, il comportamento dei fumatori che devono comprendere che non è una esimente fumare: nel luogo pubblico, prevale l’obbligo della mascherina. Un concetto semplice che a volte si fa fatica a comprendere»
E comunque non c’è solo il Covid-19.
«Assolutamente no. In questi giorni abbiamo aumentato i controlli anche nelle periferie e sulle strade di collegamento. Intanto bisogna rispettare la normativa che non consente gli spostamenti tra i Comuni nei giorni “rossi”. Abbiamo rafforzato i servizi di vigilanza stradale. Penso alla dolorosissima vicenda della dottoressa in servizio nell’ospedale di Putignano deceduta in un terribile incidente stradale. Anche l’infortunistica deve essere opportunamente attenzionata, soprattutto durante l’inverno quando è più facile che le condizioni delle strade possono essere più insidiose per via della pioggia e del gelo».
Cosa emerge dai dati statistici sui reati commessi nel famigerato 2020, è stato un anno orribile anche per delinquenza comune e criminalità organizzata?
«Sul territorio di mia competenza il dato indica una riduzione di circa il 20% della delittuosità con riferimento ai reati predatori, furti e rapine su tutti. Al contrario si registra un aumento delle truffe e delle frodi informatiche in aumento di oltre il 20%. In crescita anche gli episodi di usura. Un dato quest’ultimo che fa riflettere considerato che molto spesso si tratta di un reato “sommerso”, essendo legato prevalentemente alla denuncia della vittima che quando arriva, a volte giunge tardi. Crescono anche gli episodi di maltrattamenti in famiglia e da “codice rosso”, un trend legato alla necessità di stare più spesso in casa e in famiglia, circostanza che accentua il problema».
Nel 2021 arriverà una pioggia di denaro pubblico. Come la criminalità sta affilando le armi per intercettare l’enorme flusso e quali sono i “vaccini” per scoraggiare certi appetiti?
«Ogni qualvolta c’è un interesse economico di qualsiasi tipo la criminalità è pronta, ma da tempo è pronto anche lo Stato. Abbiamo avuto direttive dal Capo della polizia, dalla Direzione nazionale antimafia e dal ministro dell’Interno. Tutti gli apparati sono fortemente impegnati, in particolare quegli investigativi. E’ richiesta attività d’intelligence alimentata da preziose informazioni che emergono dal territorio. Spunti preziosi sono ad esempio legati ai cosiddetti reati “spia”. Insomma, la criminalità è pronta, su questo non c’è dubbio, ma il nostro apparato investigativo è preparatissimo».
La crisi economica aggravata dalle conseguenze della pandemia crea le condizioni favorevoli per una “campagna acquisti” di nuovi adepti da parte della criminalità?
«Allo stato, no».
Vaccini, merce preziosa. C’è il rischio che possano proliferare mercati paralleli o che qualcuno possa provare a speculare?
«Abbiamo qualche preoccupazione soprattutto, anche in questo caso al pari del fenomeno delle truffe, per ciò che avviene online. Potrebbe svilupparsi qualche canale parallelo, truffaldino e illecito e su questo dobbiamo lavorare molto. Ma è altrettanto chiaro che il vaccino viene adeguatamente protetto e sul nostro territorio abbiamo una pianificazione dei servizi per custodirli negli hub e durante gli spostamenti verso ospedali e presidi sanitari».
Che augurio sente di rivolgere ai baresi?
«Mi sento di fare un appello che è come fosse rivolto a me stesso: dobbiamo sicuramente avere la consapevolezza che dobbiamo combattere con questa pandemia ancora per un po’. Non so se questo tempo va quantificato in mesi o per tutto l’anno. Certamente non sarà una cosa breve, di conseguenza dobbiamo provare ad essere sempre responsabili e rispettosi delle regole che ci vengono indicate. Se saremo capaci di fare questo, potremo sperare che tutte forze di polizia riescano sempre più a dedicarsi a quello che il loro consueto lavoro, tornando ad occuparsi appieno dei propri compiti istituzionali e tradizionali».