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Appalti pilotati al Comune di Molfetta: Riesame annulla sequestri

 
Redazione online

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Nell’ambito dell’inchiesta su presunti appalti irregolari a Molfetta (Bari) nella quale sono coinvolte 23 persone, tra le quali il sindaco Tommaso Minervini

Sabato 19 Dicembre 2020, 12:11

17:52

Il Tribunale del Riesame di Trani ha annullato i decreti di sequestro probatorio, ordinando l'immediata restituzione di denaro e documenti, nell’ambito dell’inchiesta su presunti appalti irregolari a Molfetta (Bari) nella quale sono coinvolte 23 persone, tra le quali il sindaco Tommaso Minervini, l’assessore comunale ai Lavori pubblici Mariano Caputo, funzionari e dirigenti del Comune e imprenditori. Tra le persone che hanno ottenuto l'annullamento anche Paolo Conforti e la società Areva Ingegneria.

Accogliendo l’istanza dei difensori di dieci indagati, gli avvocati Felice Petruzzella, Rinaldo Alvisi, Leonardo Cioce, Enrico Capurso, Domenico Di Terlizzi e Michele Inchingolo che avevano impugnato i provvedimenti per «genericità e indeterminatezza delle accuse». I i giudici hanno disposto il dissequestro di denaro (a casa dell’assessore Caputo, per esempio, erano stati trovati 35 mila euro in contanti), documenti, computer, chiavette usb e telefoni cellulari, comprese le copie forensi di tutto il materiale digitale sottoposto a sequestro. 

L’inchiesta riguarda presunte turbative d’asta relative a lavori di rifacimento di piazza Aldo Moro, interventi alla sede della ex cementeria e servizio di monitoraggio delle acque del porto. Secondo la Procura di Trani tra luglio 2018 e agosto 2020 il Comune avrebbe proceduto indebitamente agli affidamenti diretti senza fare le gare, favorendo imprenditori «amici». In cambio l’assessore Caputo, è l’ipotesi degli inquirenti, avrebbe ottenuto lavori nella struttura balneare di cui è socio. I reati, a vario titolo contestati, sono turbativa d’asta, corruzione e peculato.

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