BARI - «I sindaci non si sottraggono alle responsabilità. Mai. Figuriamoci in tempo di emergenza. Prenderci cura delle nostre comunità è nel nostro dna. Se oggi il nostro compito è individuare strade e piazze da chiudere per evitare gli assembramenti e quindi i contagi, lo faremo. Anzi, lo stiamo già facendo. Personalmente, per la mia città, ho già partecipato alla riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto alla presenza del direttore del dipartimento di prevenzione della Asl, per individuare una procedura snella e tempestiva che ci consenta, come ufficiali di governo, di raggiungere i risultati indicati nel Dpcm». Lo ha detto il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, che oggi ha sentito il premier Giuseppe Conte e il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese.
Intanto i sindaci dell’area metropolitana di Bari hanno chiesto, tramite il presidente regionale dell’Anci, Domenico Vitto, un incontro urgente con il presidente nazionale dell’Anci, Antonio Decaro. L’incontro, che si terrà in videoconferenza e potrebbe essere convocato già domani, avrà come oggetto le nuove disposizioni anti-Covid contenute nel Dpcm in vigore da oggi. "Come sindaci, in questi mesi di emergenza sanitaria, non ci siamo mai tirati indietro sul fronte delle responsabilità - dichiara il sindaco di Giovinazzo, Tommaso Depalma -, ma per quanto ci riguarda sono tante le questioni che restano aperte e che non riguardano solo il decreto di ieri sera. Una cosa però deve essere chiara, se ci vengono chieste delle cose chiediamo di essere messi nelle condizioni pratiche di poterle fare».
SINDACO ABBATICCHIO: NON ABBIAMO AGENTI A BITONTO - «Con tutte le forze dell’ordine che non abbiamo come territorio, posso far chiudere tutte le piazze che voglio secondo il nuovo Dpcm. E qui stendo un piumone pietoso, non solo un velo»: è lo sfogo su facebook del sindaco di Bitonto e vice coordinatore nazionale di Italia in Comune, Michele Abbaticchio. Il sindaco contesta il nuovo Dpcm firmato la notte scorsa dal premier Giuseppe Conte nella parte in cui viene data la possibilità di chiudere strade o piazze in cui si ripetono assembramenti. «Scongiurato il pericolo del coprifuoco», conclude Abbaticchio.