BARI - Se la danza resta uno dei settori più colpiti dall’emergenza sanitaria, non v’è dubbio che un festival coreutico, che punti sul linguaggio contemporaneo, sia un messaggio forte e chiaro. Lo lancia la prima edizione di DAB - adesso un vero e proprio festival di danza contemporanea - che si svolgerà a Bari dal 16 al 25 ottobre, firmato da Comune di Bari e Teatro Pubblico Pugliese. «Siamo in ballo e balliamo», è il titolo simbolico di una rassegna che si sarebbe dovuta tenere in aprile e che ora si ripresenta con contenuti rinnovati e uno sguardo graffiante sull’attualità, tra leggerezza e temi fondamentali come differenza di genere, discriminazione, razzismo, incomunicabilità tra generazioni e in famiglia.
Kismet e Abeliano sono i due teatri che ospiteranno la programmazione, tra prime ed esclusive regionali: in totale undici spettacoli, per la maggior parte made in Puglia (info e dettagli su teatropubblicopugliese.it, 080.558.01.95, biglietti su vivaticket.it).
Inaugurazione il 16 ottobre, alle 11,30, con «La caravan electrique» di Ezio Schiavulli, performance di danza urbana e installazione d’arte figurativa «site specific» in Corso Vittorio Emanuele, davanti al Teatro Piccinni.
Il 22 ottobre la compagnia «Altradanza», con le coreografie di Domenico Iannone, proporrà «LA7^», con la sua gioia di vivere espressa dalla Sinfonia n. 7 di Beethoven. Il lavoro sarà preceduto da «Le Jeune Homme et la Vie», quadro che nasce come riflesso specchiato e contrapposto del capolavoro «Le Jeune Homme et la Mort», creato da Roland Petit e Jean Cocteau nel 1946.
Il 24 ottobre toccherà a «Lasciti», di Riccardo Fusiello e Agostino Riola (compagnia Sonenalé), uno spettacolo ispirato a «Lessico familiare» di Natalia Ginzburg; Il 25 sarà la volta di «Genesi, di Giulio De Leo (Compagnia Menhir): tra intimità e armoniosa conversazione, due danzatori dialogheranno con due musicisti dal vivo.
Poi, in collaborazione con il Bari International Gender Film Festival, diretto da Tita Tummillo e Miki Gorizia (promosso e organizzato dalla cooperativa sociale Al.i.c.e., con l’edizione di quest’anno dal 4 al 12 dicembre) arrivano altri tre spettacoli in prima ed esclusiva regionale, con uno speciale sguardo sul corpo e la sua fluidità: «Les miserables #1» (17 ottobre), musical moderno e ironico di Carlo Massari, con 35 minuti della sua ultima coreografia; il 20 ottobre una versione completamente rivisitata di «Farde moi», coreografia e regia di Francesco Colaleo e Maxime Freixas; e infine «Graces», il 19 ottobre, coreografia e regia di Silvia Gribaudi (oltre a lei danzano Siro Guglielmi, Matteo Marchesi, Andrea Rampazzo), una produzione selezionata all’ultima «Nid Platform» e vincitrice del premio miglior produzione contemporanea 2019 della rivista di settore «Danza&danza».
La compagnia «Equilibrio dinamico» della coreografa Roberta Ferrara è l’altra proposta in rassegna, con una sua doppia creazione: il 17 ottobre con «Kick Start» e «Simple Love», e poi il 24 ottobre con un lavoro maturo come «Continuum», firmato da Matthias Kass e Clément Bugnon, coreografi tedesco-belgi, ospiti negli anni passati della sua compagnia.